La Magnacca scrive al Presidente del Consiglio "dateci la possibilità di restituire sicurezza ai cittadini già così tanto provati"

Comune di San Salvo
20/01/2017
Comunicati Stampa
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«Chiediamo di mettervi nei panni di noi sindaci e dei Comuni più piccoli che costituiscono l’ossatura della nostra Italia. E’ il tempo di stringere la cinghia, partendo sicuramente dalle spese ministeriali e di destinare quelle risorse ai piccoli Comuni. Il nostro è un territorio collassato, al limite della sopravvivenza, non più in grado di sostenere emergenze». A scriverlo è il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, al responsabile della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio e al presidente nazionale Anci Antonio Decaro invitandoli «a venire a trovarci per verificare come stiamo lavorando e in quali condizioni ci troviamo».

Il sindaco ricorda che in queste due ultime settimane a San Salvo e i Comuni del territorio del Vastese «sono stati sottoposti a mille prove inaudite a causa del maltempo che ha provocato danni alle strutture pubbliche, alle scuole e alle strade. «Eventi eccezionali che hanno messo in ginocchio le Amministrazioni locali, che da sole non sono in grado di dare direttamente delle risposte a causa dei bilanci ingabbiati. Mentre siamo ancora nella fase della gestione dell’emergenza, contiamo già gli ingenti danni provocati dal maltempo a tutto il patrimonio pubblico, sia quello viario che a quello immobiliare».

Il sindaco evidenzia come nei Comuni si opera con rigorosi criteri di spesa, con i bilanci comunali che non sono in grado di affrontare e sopportare le emergenze, oltre a non avere risorse sufficienti per programmare le riparazioni necessarie e urgenti.

«Non siamo supportati da risorse necessarie in grado di rispondere in concreto e fattivamente alle richieste di sicurezza pubblica – aggiunge Tiziana Magnacca – e sono applicate solo fredde logiche ragionieristiche e principi contabili che non tengono in alcun conto le necessità delle popolazioni. E’ il momento della concretezza e della praticità per rispondere alle esigenze immediate per mettere in sicurezza le strutture scolastiche per i danni subiti. Le Istituzioni nazionali devono collaborare in questi momenti di emergenza sostenendo chi è in stato di bisogno».

Infine il sindaco di San Salvo chiede a coloro che hanno responsabilità di governo nazionale e regionale di consentire «a noi sindaci di restituire sicurezza ai cittadini già così tanto provati, offrendo l’opportunità economico-finanziaria di riparare, di sistemare e di riaprire strade, scuole ed uffici pubblici quanto prima, iniziando con la restituzione ai Comuni dell’Imu, che inopinatamente ancora oggi viene incassata dallo Stato in luogo dei Comuni».

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