Le polemiche continuano a tenere banco al Circolo Tennis San Salvo. Le acque sâerano quietate ma a farle agitare di nuovo ci ha pensato il vice presidente dellâassociazione, Stefano Borrelli, con una nota che ha tutte le caratteristiche di una difesa dâufficio.
Un intervento scaturito, per ammissione dello stesso Borrelli, per alcuni commenti di stampa alla decisione, che il vice presidente ha definito âingiustificate, inerenti le due decisioni del Tribunale FIT del 2016-2017â. La prima, della quale riguarda la sentenza, confermata e oramai divenuta definitiva, per lâillecito sportivo, perpetrato nella partita tra il CT San Salvo e il CT Colletorto, il 7 giugno del 2015, valevole per il Campionato di D2 Maschile, Divisione Interregionale Abruzzo-Molise. In quella occasione, la formazione sansalvese, nella gara di doppio, schierò a fianco di G.P. un giocatore, che giocò la sfida con lâidentità , con tanto di esibizione della tessera al giudice-arbitro del match, di un altro tesserato.
La seconda, invece, collegata comunque alla prima, riguarda alcuni atti fatti nonostante con la sentenza si inibisse alcuni membri del Direttivo a non svolgere attività e a prendere decisioni, perché appunto sospesi. Tanto è vero, che il 7 giugno dello scorso anno, cioè tre giorni prima della decisione del Tribunale Federale di primo grado, il Consiglio Direttivo si riunì e procedette alla variazione della cariche. Il presidente Vicoli fu sostituto nella carica da Lamolle, con Vicoli che, invece, è andato ad assumere lâincarico di tesoriere. La vice presidenza è andata a Stefano Borrelli (dipendente comunale), mentre Masciotta è stato nominato Segretario e Direttore Sportivo.
In altri termini, invertendo lâordine dei fattori, il prodotto non è cambiato.
Dâaltro canto Borrelli scrive in questi giorni che si tratta di âdecisioni che hanno avuto ad oggetto delle mere irregolarità inerenti una gara di un campionato minore e delle attività federali che nel frattempo erano state provvisoriamente inibite ad alcuni membri del direttivo del Circolo Tennis. Tali decisioni non riguardano la legittimità del Direttivo il quale, in tutti i suoi componenti, non è mai stato messo in discussione dagli organi di giustizia federali. Le decisioni del Tribunale FIT riguardano solo dei comportamenti che hanno rilevanza nei rapporti interni tra il Circolo Tennis San Salvo e la Federazione cui è affiliato. I membri del Direttivo interessati si sono rivolti agli organi della Federazione stessa per chiedere se potessero o meno continuare a ricoprire le loro cariche dirigenziali interne al Circolo Tennis e gli organi FIT (sia il Comitato Regionale, sia la Commissione Regolamenti Nazionale, sia lo stesso Tribunale) hanno dato una risposta univoca: il Direttivo attuale è legittimo e può tranquillamente continuare ad operareâ.
Mere irregolariità ?
Per quanto attiene la questione delle inibizioni, il Tribunale, sollecitato a intervenire da un secondo ricorso, il 26 gennaio scorso, ha condannato i componenti del Direttivo ed ha decretato âuna ulteriore sanzione inibitiva della sospensione da qualsiasi attività federale per la durata di 3 mesiâ.
E quindi tra la prima e seconda sentenza il Direttivo del CT San Salvo ha totalizzato complessivamente 4 anni e 4 mesi di squalifica, sanzioni amministrative per oltre 9.000 euro ed esclusione dal campionato di D2 anche per questâanno.
E lâAmministrazione Comunale âvigilaâ con il suo rappresentante Tony Faga allâinterno del Direttivo.