Sembrerebbe una forzatura apparentare due premi letterari così diversi - per storia, spessore culturale e notorietà - come il Premiosansalvo e il Premio Campiello; eppure alcune circostanze indicano che ci sono state e ci sono delle relazioni tra le due manifestazioni o meglio, tra autori che hanno vissuto, per un certo tempo, sia San Salvo che Venezia. In termini baudelairiani potremmo definirle âcorrispondenzeâ e come tali effettivamente le consideriamo.
Quattro anni fa Grazia Ciavatta, autrice cittadina, presentava alla Porta della Terra, su invito del Premiosansalvo, il suo libro âGatto a distanzaâ (Piemme 2013), vincitore del concorso letterario dellâeditrice Battello a vapore (nel 2012), dopo essere arrivata nel 2002 - con il racconto âLe stelle e le lacrimeâ tra i cinque finalisti del Premio Campiello Giovani (âI ragazzi del Campielloâ, Ed. Marsilio 2002). Lâanno scorso, è giunto terzo al Premiosansalvo Gesuino Nemus (pseudonimo di Matteo Locci), il vincitore della sezione âopera primaâ al Premio Campiello 2016 con âLa teologia del cinghialeâ (Elliot Edizioni, 2015), libro che ha incontrato grandissimo favore da parte della critica e del pubblico. Questâanno, è risultata prima alla sezione maggiore del Premio Campiello Donatella Di Pietrantonio, con il romanzo âLâArminutaâ (Ed. Einaudi). Anche in questo caso il Premiosansalvo e il Campiello si sono incrociati poiché, nella primavera del 2016, lâautrice è stata ospite, a San Salvo, del progetto âUno scrittore a scuolaâ (della prof. Alessandra Del Borrello), finanziato dallâassessorato alla Cultura del Comune di San Salvo e patrocinato dal Premiosansalvo. In quellâoccasione gli studenti dellâIstituto Superiore âR. Mattioliâ e i presenti esterni si erano confrontati con la scrittrice sui due primi romanzi: (âMia madre è un fiumeâ - Elliot Edizioni - storia di un amore tra madre e figlia âandato subito stortoâ, e âBella miaâ - Elliot Edizioni 2012 - i cui personaggi sono legati ai traumi e alle problematiche del terremoto del 2009 a LâAquila), in un incalzante e godibilissimo dialogo.
Rivedere sul palco del teatro La Fenice di Venezia lâanno scorso Matteo Locci e questâanno Donatella Di Pietrantonio è stato perciò per noi motivo non tanto di orgoglio abruzzese quanto di soddisfazione per due autori che certamente meritavano un riconoscimento così alto. Quanto al nostro Premio (gestito da Lions Club e Comune di San Salvo), con tali buoni Auspici abbiamo da poco cominciato a predisporre il nuovo Bando (VI Edizione - 2018),che uscirà probabilmente in novembre. Lâobiettivo è di accrescerne il livello grazie al lavoro di quanti partecipano nella speranza che il ânostroâ piccolo premio perda del tutto le caratteristiche di un evento cittadino, superi le difficoltà che inevitabilmente la sua gestione comporta e possa affiancare, un giorno, per importanza e notorietà i âgrandiâ. Eâ un sogno? Comunque ci proveremo, con impegno, serietà e fiducia.