La replica dell'amministrazione di Celenza sul Trigno

Francesco Bottone
14/09/2007
Territorio
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CELENZA SUL TRIGNO - Dopo le accuse del gruppo di opposizione che ha criticato aspramente l'attività amministrativa della nuova giunta in merito all'assegnazione di alcuni terreni comunali e alla ripuliture delle strade del centro, arriva prontamente la replica della maggioranza. Stessi mezzi, un manifesto affisso in paese, per un botta e risposta a mezzo stampa che non si vedeva da tempo nel vivace centro trignino, dove nella passata fase amministrativa non esistevano affatto due gruppi contrapposti in consiglio, per la presenza di un unico listone in maggioranza. ''L'amministrazione accoglie con ampia soddisfazione il manifesto pubblicato dal gruppo consiliare Celenza democratica, che fornisce l'occasione di anticipare le spiegazioni circa la graduatoria di assegnazione delle terre comunali e permette di evidenziare ed illustrare ciò che la precedente amministrazione ha approvato. - si legge nella nota diramata dalla giunta Venosini - Per essere più chiari, l'amministrazione di allora (quella di cui l'attuale minoranza era parte integrante, ndr) deliberava di costituire la commissione consiliare per lo studio e la proposta dei criteri di fitto dei terreni''. Quella commissione, di cui faceva parte anche l'attuale leader della minoranza Giampiero Aquilano, produsse un regolamento con i criteri da seguire nell'assegnazione dei terreni, documento successivamente sottoposto al vaglio del consiglio. L'assise civica, nel 2003, deliberò all'unanimità l'approvazione del regolamento. ''IL comportamento adottato dall'attuale giunta è legittimo e opportuno, ed è stato adottato nel pieno rispetto delle specifiche e distinte funzioni amministrative e politiche. - continua nella spiegazione il manifesto della maggioranza - Una buona amministrazione non deve suggerire la ripartizione equa dei terreni migliori comprendendo anche gli esclusi, come suggerito dalla minoranza. La commissione incaricata della redazione della graduatoria deve attenersi unicamente all'applicazione dei criteri oggettivi, per garantire a tutti lo stesso trattamento e non essere condizionata da suggerimenti esterni 'per accontentare equamente tutti'''. ''La pubblicazione di un bando non avrebbe alcuna ragione di esistere, - continua la giunta - se l'amministratore, arbitrariamente e discrezionalmente, potesse modificare le regole stabilite. E' quindi indispensabile chiarire che la posizione in graduatoria dell'assessore Antonio Antenucci è frutto della mera applicazione di criteri di valutazione stabiliti dal bando. E' superfluo precisare che la sua nuova veste di amministratore non ha e non poteva in nessun modo condizionare la predisposizione della graduatoria. La sua posizione è stata valutata con gli stessi criteri utilizzati per tutti gli altri partecipanti''.

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