In nome dell'Arcangelo - San Michele e Liscia

Francesco Bottone
02/10/2007
Territorio
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LISCIA - E' calato il sipario sulla mostra ''In nome dell'Arcangelo - San Michele e Liscia'', che è stata ospitata in questi giorni a Liscia, presso la sede dell'associazione ''Abruzzo Futuro''. Per tre giorni è stato possibile ammirare opere, documenti e immagini della tradizione religiosa delle genti che abitano, da secoli, la vallata del fiume Treste. Si è trattato di un appuntamento culturale a cura dell'associazione Abruzzo Futuro, che ha avuto il patrocinio dell'amministrazione comunale di Liscia, della Provincia di Chieti e della Comunità montana Medio Vastese. ''Se le genti avessero maggiore considerazione verso gli angeli, ed in particolar modo San Michele, di quanto hanno verso i potenti terreni, vivrebbero certamente una vita migliore'', è questa la frase scelta per il lancio della mostra di arte sacra. Spiegano i responsabili dell'associazione Abruzzo Futuro che l'esposizione ''è un concentrato di opere, immagini e documenti che affondano nella religiosità e nei ricordi di un passato, per molti aspetti ancora attuale, delle nostre genti e San Michele, principe delle schiere celesti e paladino del bene contro il male, è la divinità che meglio interpreta e si rapporta con questi ricordi''. Visitando la mostra di Liscia si ha la sensazione di ammirare ''un perfetto e solidale matrimonio fra arte e spiritualità'', per riprendere le parole utilizzate dagli stessi organizzatori. Un'esposizione che ''va oltre il comune vedere; essa, per quanto trasmette, entra nell'anima sia sotto il profilo della immaterialità che della fisicità dell'arte'', spiega Aurelio Gabriele Di Santo. Fotografie, manufatti, dipinti di soggetti sacri, tra cui anche quello raffigurante la leggenda dell'apparizione dell'Arcangelo, sapientemente disposti dall'artista Domenico Nicolangelo di Ortona.

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