La questione delle “Notti” a San Salvo Marina / 2

Quale possibile soluzione?

Romolo CHIANCONE
24/07/2018
Attualità
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Secondo capitolo del mio contributo al dibattito circa la MUSICA alla Marina di San Salvo che da qualche tempo occupa parecchio spazio su questo portale.

Questo di oggi è il ‘secondo’ dei tre capitoli nei quali ho tentato di sintetizzare (per quanto possibile) i vari interventi, elencati cronologicamente e citando ogni volta la fonte. Dopo il terzo e ultimo capitolo mi permetterò di esprimere qualche mia considerazione sull’intera vicenda.

Capitolo 2

In data 29 giugno sansalvo.net titola: “Regolamento musica: il Tar di Pescara accoglie il ricorso dei due turisti - Sospesa l'efficacia di alcune parti e Comune condannato alle spese”. 

A titolo di pura notizia segnalo che la parte ricorrente (Comune di San Salvo) è stata condannata al rimborso delle spese per 800 euro. Per quanto riguarda il regolamento impugnato, il TAR ha stabilito che: 

“ - per le manifestazioni da svolgere nelle piazze ed in particolare per la piazza Cristoforo Colombo pone un limite in facciata di 108 decibel superiore a quello inderogabile di 102 fissato dalla delibera di giunta regionale"; 

"- per gli eventi di pubblico trattenimento o pubblico spettacolo che si svolgono dall'1 giugno al 30 settembre, in relazione alla classe territoriale IV, consente il superamento del limite in facciata di 70 decibel per le ‘attività musicali all'aperto’ che risultano autorizzabili fino al limite in facciata di 85 decibel, limite quest'ultimo che può riguardare solo per le manifestazioni all'aperto ‘di particolare richiamo per il pubblico”; 

“- per i medesimi eventi consente, al di fuori degli orari indicati dalla delibera regionale, lo sforamento dei limiti assoluti di emissione in decibel in contrasto con quanto ivi previsto, nonché con quanto statuito nella precedente pronuncia di questo Tar’. Per la discussione del merito, la causa verrà esaminata l'8 marzo 2019.”

Sono intervenuti inoltre ad opponendum la società di Francesco s.r.l.s., la società El Domingo s.a.s. e la società Lido Sun Beach s.a.s.

Come più volte espresso dal sindaco Tiziana Magnacca, il Comune di San Salvo non ha nessuna intenzione di sacrificare le attività turistiche per le pressioni di un singolo.

Arriva il 16 luglio e leggo l’articolo “Stop a serate e manifestazioni a San Salvo Marina - Turismo bloccato fino al 26 luglio” che - fra l’altro - svela anche l’identità della turista che tenta di far rispettare le regole dettate dal TAR di Pescara .

Al riguardo mi chiedo: «perché mai indicarne il nome, addirittura in grassetto?» Non ho potuto fare a meno di fare un parallelo con un popolare ‘ex comico’, fondatore di un movimento (ovviamente populista)... sì, proprio lui! Quello che più di qualche volta ha deliberatamente esposto alla gogna popolare i nomi dei giornalisti che non condividevano le sue idee, di volta in volta (spesso!) esternate con inusitata violenza verbale e condita da immancabili, inqualificabili ‘vaffa’ (ndr).

L’articolo annunciava per l’indomani una riunione tra Amministrazione Comunale, operatori turistici e Forze dell’ordine per discutere sui provvedimenti da prendere... e concludeva con una domanda dai toni drammatici: “La stagione turistica di San Salvo Marina dipende da una sola persona? 

E rimandava a un articolo a firma dell’editore di sansalvo.net pubblicato in data non sospetta (24 agosto 2012): era una sorta di replica ad altro articolo a firma avv. Andrea Faiello (che, in data 23 agosto 2012, lamentava l’inizio di una vera e propria liberalizzazione a favore di eventi musicali con innalzamento dei limiti delle emissioni sonore).

Nota a margine: l’articolo a firma dell’avvocato Faiello registrò un numero altissimo di commenti (variamente orientati), circostanza infrequente per sansalvo.net, a prescindere dagli specifici temi in discussione. 

Molto opportunamente, in quell’occasione l’editore insisteva sull’importanza di una programmazione strategica degli investimenti sulla marina, anche nell’ottica di prevenire eventuali, nefaste ricadute economiche e sociali derivanti da una pur sempre possibile delocalizzazione delle più importanti realtà industriali operanti sul territorio sansalvese. E concludeva con una battuta (forse troppo affrettata): “E’ ora di smetterla di considerare questo mondo come un mondo di rumorosi perdigiorno: questa è l’industria del divertimento. Viva l’industria del divertimento!”

... alla prossima   -   Romolo Chiancone

 

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