CASTELGUIDONE - Nonostante le ultime piogge e le modeste nevicate di ieri, la situazione idrica nel comprensorio interno del Vastese resta critica. Nella quasi totalità dei comuni montani le amministrazione pubbliche sono costrette a ricorrere al razionamento, con alcuni casi limite, come ad esempio a Castiglione Messer Marino, dove l'erogazione di acqua potabile nelle abitazioni è garantita per poche ore nel corso della giornata, addirittura a Castelguidone a giorni alterni. Una situazione di crisi che perdura dall'estate e che, quasi paradossalmente, sembra aggravarsi nonostante le precipitazioni degli ultimi tempi e la riduzione sensibile della domanda, visto che i paesi dell'Alto Vastese, rispetto ai mesi estivi, sono abitati da poche centinaia di residenti. Gli amministratori locali fanno spallucce, l'acqua non c'è, le sorgenti sono in secca e il razionamento è inevitabile. Queste le giustificazioni della locale ''classe politica'' fornite alla popolazione ormai esasperata per il disservizio che dura da mesi. Certo, la politica e la Sasi non possono far piovere, ma magari intervenire sulle più che probabili perdite nelle condutture si potrebbe, anzi si dovrebbe. Alcune proposte tese ad contrastare l'emergenza idrica arrivano dai banchi dell'opposizione di Castelguidone. Il consigliere Gabriele Di Paolo ha presentato al sindaco alcune mozioni, un tentativo di cercare insieme, oltre le polemiche e le divisioni politiche, delle soluzioni efficaci e condivise. ''Preso atto che il problema dell'approvvigionamento idrico ha assunto connotazioni preoccupanti e che per il futuro il problema dell'acqua sarà sempre più impellente, - scrive il leader della minoranza - chiedo al Sindaco di acquisire la seguente proposta utile a migliorare la distribuzione dell'acqua nel centro abitato e nelle frazioni. Al fine di garantire una riserva di acqua utile a far fronte alle emergenze idriche che per il futuro si presenteranno si propone la realizzazione di una vasca di accumulo delle acque a più livelli di erogazione a monte dell'attuale serbatoio e ad esso collegata''. ''La vasca garantirebbe una riserva idrica da utilizzare nei periodi di emergenza. - spiega Di Paolo - Utilizzando opportunamente i livelli di erogazione la vasca con il serbatoio attuale riuscirebbero ad assicurare tramite pochi controlli la gestione delle emergenze che soprattutto nel periodo estivo si presentano. La seguente proposta, dai costi di realizzazione non eccessivi, si inquadra in un progetto più ampio che prevede la captazione di nuove sorgenti ma, assicura comunque un miglioramento delle condizioni di erogazione anche in assenza di ulteriori interventi''. Parallelamente a questa iniziativa, che in base allo statuto dovrà essere portata in sede di consiglio, Gabriele Di Paolo ha intenzione di coinvolgere il vicino comune di Schavi di Abruzzo, proponendo ''la realizzazione di indagini atte a verificare la presenza di falde acquifere per uso potabile attraverso la realizzazione di opere di captazione in località Lago di Fano, in agro di Schiavi di Abruzzo. La zona rappresenta dal punto di vista geologico una potenziale conca di raccolta delle acque che si infiltrano nel sottosuolo dalla montagna''. ''La realizzazione di pozzi nella piana, - entra in dettaglio il consigliere - considerata la distanza ravvicinata alla condotta esistente faciliterebbe la realizzazione dell'intervento con modesti costi. Gli interventi andrebbero proposti e illustrati agli amministratori di Schiavi di Abruzzo dal momento che la zona in questione è ricompressa nel territorio del suddetto Comune. I benefici delle eventuali captazioni potrebbero essere condivisi tra i due Comuni''. Insomma, delle proposte concrete per cercare soluzione alla delicata problematica della carenza idrica. In chiusura Di Paolo aggiunge: ''Le mozioni, in fase di discussione, possono essere migliorate attraverso il contributo di coloro che hanno idee per rendere più efficace la proposta''.