Sebastian Valentini è un giovane ragazzo sansalvese di soli 23 anni, solare e brillante che si sta costruendo una bella carriera mettendo a frutto i suoi âtalentiâ. Attualmente è direttore della Kids&Us di Ascoli Piceno, una scuola privata di lingua straniera che ha dei rigidi protocolli di selezione del personale che valuta non tanto i titoli ma il âsaper fareâ. I loro docenti devono essere in grado di insegnare a parlare lâinglese in maniera fluente già ai bambini di un anno. Sebastian ha tre grandi passioni: il teatro, lâinglese e la vita.
Cosa l' ha portato a raggiungere questo traguardo?
Sicuramente tutte le esperienze che ho accumulato nella mia vita. Siccome mia mamma è titolare di unâattività del centro storico di San Salvo, ho trascorso la mia infanzia tra il negozio, i miei nonni che abitavano là vicino e giocando per le vie del paese con i miei coetanei. Ho avuto degli eccellenti insegnanti sin dalle elementari che mi hanno trasmesso lâamore per il sapere e di cui conservo tuttora un bellissimo ricordo: Maria Luisa Pardi, Loredana Di Stefano, Sabine Mastronardi, i professori di italiano e storia Giovanni Artese, Pietro Lalla e Marisa Fabrizio, i docenti di inglese Stanziani Francesco, Costantini Lucia e Tina Alfieri. Questi ultimi mi hanno trasmesso la passione per lâinglese che ho sempre alimentato anche con il mio studio personale e mi ha guidato nella scelta della facoltà universitaria. Un ruolo di rilievo lâha avuto anche la mia esperienza con il teatro che mi ha insegnato lâarte del gioco e della comunicazione in pubblico. Io sono stato uno dei primi docenti dellâUnitre dove avevo condotto un corso di âIntroduzione alla lingua e alla cultura cineseâ, la seconda lingua che ho scelto alla facoltà di Lingue di Pescara dove mi sono laureato. Nonostante le nostre aspettative il corso riscosse una grande successo. Molti mi dicevano: âma chi te lo fa fare vai solo a perdere tempoâ. Eppure lâesperienza di insegnante in quel contesto fondamentalmente come volontario e il fatto che sono entrato anche nel direttivo e dovevo anchâio occuparmi della gestione di una struttura di seicento iscritti, sono state esperienze che mi ha insegnato davvero tantissimo.
Come è nata la sua passione per il teatro?
Un poâ per caso. Avevo circa 15 anni e frequentavo il secondo anno allâItc di San Salvo, una mia amica mi invitò a una rappresentazione teatrale dialettale di cui era regista sua zia Maria Pagano. A fine spettacolo mi avvicinai per dare dei piccoli suggerimenti. E così mi sono ritrovato travolto in questo mondo meraviglioso e sono diventato un poâ il braccio destro di Maria nellâintera gestione dello spettacolo. Anche se i miei genitori mi dicevano di non parlare il dialetto, quando andavo dai miei nonni invece diveniva naturale parlarlo. Con il teatro avevo la possibilità di tirar fuori qualcosa che avevo dentro e acquisito sin da piccolo come se fossi una spugna e senza accorgemene.
Ricorda il suo primo giorno alla Kids&Us?
Sì. Era una sorta di giorno di prova. Ero molto agitato anche perché tra gli studenti câerano anche i due figli della titolare che restò molto colpita dalla mia lezione e mi assunse. Avevo messo in campo tutto ciò che avevo imparato nel corso della mia vita. La tecnica migliore per insegnare lâinglese ai bambini piccoli è quella di farli giocare. Da giugno di questâanno mi hanno affidato la direzione del centro e in questo ruolo metto in campo le conoscenze apprese al Commerciale di San Salvo. Siccome amo molto lâinsegnamento mi sono riservato quattro ore a settimana per tale attività . Io concordo con lâespressione che lâinsegnante è un regista che permette agli attori di dar sfogo ai loro talenti.