RISCHIO SISMICO E DISSESTO IDROGEOLOGICO:
QUALI INADEMPIENZE, QUALI CRITICITÃ, QUALI SOLUZIONI
93.000 scosse in 2 anni: i geologi rilanciano il tema della prevenzione e della sicurezza delle scuole e degli edifici strategici e propongono un piano nazionale educativo di prevenzione civile con istituzione di licei ad indirizzo geofisico-vulcanologico e geologico-ambientale
Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa dal titolo "Rischio sismico e dissesto idrogeologico: quali inadempienze, quali criticità , quali soluzioni" presso il palazzo della Provincia di Campobasso. Lâincontro di oggi vuole fare il punto sulla situazione molisana che è lo specchio di ciò che sta succedendo in tutta Italia.
A introdurre la conferenza stampa è stato Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi: âIl nostro Paese, a differenza degli altri, è geologicamente giovane, soggetto a tutti i georischi, sismico, idrogeologico e vulcanico. Mitigazione del rischio e prevenzione dovrebbero essere al centro dell'agenda di governo, invece siamo qui a ripetere le stesse parole dopo ogni tragediaâ. Cosa facciamo per minimizzare i rischi, i danni, la vita umana? Si chiede il presidente del CNG che auspica la necessità di una scelta innanzitutto culturale di imboccare con decisione la strada della âprevenzione civileâ. âDobbiamo garantire la messa in sicurezza del nostro Paese, non possiamo avere un territorio sicuro se non sappiamo cosa abbiamo sotto i nostri piediâ denuncia Peduto. Sul completamento della Carta Geologica dâItalia (il cosiddetto Progetto CARG avviato nel 1988 e mai portato a termine), Peduto spiega come non sia stato realizzato neanche il 50 per cento della mappatura geologica e come tutte le regioni italiane siano in ritardo sulla Microzonazione sismica, introdotta con il Decreto Abruzzo dopo il sisma del 2009 poiché ritenuta indispensabile per una corretta ricostruzione e per lâutilizzo in sicurezza del territorio. âParlare di messa in sicurezza del territorio, senza conoscere né cosa câè sotto i nostri piedi né il suo comportamento, è come voler costruire una casa partendo dal tetto e non dalle fondamentaâ afferma il Presidente CNG che ribadisce lâimportanza del fascicolo del fabbricato. âMi piace paragonarlo â prosegue - a un libretto pediatrico di un bambino in cui annotare malattie, cure e ricadute. Dobbiamo diffondere conoscenza e consapevolezza dei rischi perché un cittadino deve sapere se la casa in cui vive, se il posto in cui lavora o la scuola che frequenta il proprio figlio non sono luoghi sicuri in caso di terremoti. Ricordiamo che in Italia ci sono tra il 20 e il 50 per cento delle vittime per comportamenti errati duranti i terremotiâ conclude Peduto.
A prendere la parola è Giancarlo De Lisio, Presidente dellâOrdine dei Geologi del Molise che denuncia come la struttura regionale non risponda alle esigenze del territorio. âNon capiamo â continua De Lisio - come sia possibile che delle opere strategiche, come le scuole di Campobasso, siano state progettate senza un adeguato studio geologico del sottosuolo. Lâaspetto geologico deve tornare al centro della progettazione e il geologo deve essere coinvolto nella progettazione. Quello che chiediamo come Ordine dei Geologi del Molise è una maggior presenza dei geologi nella pubblica amministrazione per garantire una maggior sicurezza del territorio. Poi, ci sono i piani di protezione comunali che spesso si scoprono solo dopo le emergenze perché non vengono mai fatte esercitazioniâ.
A moderare la conferenza stampa è stato Domenico Angelone, tesoriere CNG e past president dellâOrdine dei Geologi del Molise che sottolinea come nella Regione Molise il 100 per cento dei comuni sia a rischio idrogeologico. âNonostante il rischio sismico molto elevato in Molise â attacca Angelone â sono solo tre i geologi presenti nella pianta organica e uno solo per la provincia di Campobassoâ. Il tesoriere CNG lancia un appello: âChiediamo un intervento nelle scuole a partire dallâinfanzia, mediante un piano nazionale educativo di prevenzione civile che parta dal MIUR. A tal proposito, porteremo al ministro dellâIstruzione Bussetti la proposta di istituire dei percorsi liceali ad indirizzo GeofisicoâVulcanologico e/o Geologico-Ambientale al fine di rendere lâItalia un Paese da imitare non solo sotto il profilo della Protezione civile ma anche sotto quello della prevenzioneâ.
Per il Presidente dellâOrdine dei Geologi della Campania, Egidio Grasso, âè necessario partire dai più piccoli per arrivare agli adulti. La relazione geologica deve diventare obbligatoria non soltanto per i fabbricati ma anche per i cittadiniâ. Cristian Sacco, segretario dellâOrdine dei Geologi del Molise e componente della Commissione Protezione civile del CNG ribadisce lâimportanza che i piani di protezione civile diventino operativi. Lâassessore regionale all'Urbanistica e Pianificazione territoriale, Roberto Di Baggio, spiega come il Molise sia lâunica regione dâItalia a non avere né una legge sismica, né una legge urbanistica e si impegna a istituire il fascicolo del fabbricato. âVorrei chiedere il coinvolgimento dellâOrdine dei Geologi del Molise per istituire dei corsi nelle scuole, partendo dalle elementari fino alle superiori per promuovere unâazione culturale e insegnare ai più piccoli cosa fare in caso di calamità â.
A concludere i lavori è stato Gugliemo Emanuele, Presidente del Sindacato Nazionale Geologi Professionisti (SINGEOP) che ha fatto notare come lâ88 per cento dei comuni italiani siano interessati da alluvioni e dal dissesto idrogeologico. âCome SINGEOP, abbiamo istituto una commissione permanente sul dissesto idrogeologicoâ conclude Emanuele. Alla tavola rotonda hanno partecipato: Graziano Catenacci, consigliere dellâOrdine dei Geologi dellâAbruzzo e la deputata molisana Rosalba Testamento.
Campobasso, 28 agosto 2018