GERMOGLIA LA SPERANZA
«Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa»(Is 43,19). Lâannuncio di Isaia al popolo testimonia una speranza affidabile nel domani di ogni donna e ogni uomo, che ha radici di certezza nel presente, in quello che possiamo riconoscere dellâopera sorgiva di Dio, in ciascun essere umano e in ciascuna famiglia. à vita, è futuro nella famiglia! Lâesistenza è il dono più prezioso fatto allâuomo, attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel figlio suo Gesù. Questa è lâeredità , il germoglio, che possiamo lasciare alle nuove generazioni: «facciano del bene, si arricchiscano di opere buone, siano pronti a dare e a condividere: così si metteranno da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera» (1Tim 6, 18-19).
VITA CHE âRINGIOVANISCEâ
Gli anziani, che arricchiscono questo nostro Paese, sono la memoria del popolo. Dalla singola cellula allâintera composizione fisica del corpo, dai pensieri, dalle emozioni e dalle relazioni alla vita spirituale, non vi è dimensione dellâesistenza che non si trasformi nel tempo, âringiovanendosiâ anche nella maturità e nellâanzianità , quando non si spegne lâentusiasmo di essere in questo mondo. Accogliere, servire, promuovere la vita umana e custodire la sua dimora che è la terra significa scegliere di rinnovarsi e rinnovare, di lavorare per il bene comune guardando in avanti. Proprio lo sguardo saggio e ricco di esperienza degli anziani consentirà di rialzarsi dai terremoti - geologici e dellâanima - che il nostro Paese attraversa.
GENERAZIONI SOLIDALI
Costruiamo oggi, pertanto, una solidale «alleanza tra le generazioni», come ci ricorda con insistenza Papa Francesco. Così si consolida la certezza per il domani dei nostri figli e si spalanca lâorizzonte del dono di sé, che riempie di senso lâesistenza. «Il cristiano guarda alla realtà futura, quella di Dio, per vivere pienamente la vita â con i piedi ben piantati sulla terra â e rispondere, con coraggio, alle innumerevoli sfide», antiche e nuove. La mancanza di un lavoro stabile e dignitoso spegne nei più giovani lâanelito al futuro e aggrava il calo demografico, dovuto anche ad una mentalità antinatalista che, «non solo determina una situazione in cui lâavvicendarsi delle generazioni non è più assicurato, ma rischia di condurre nel tempo a un impoverimento economico e a una perdita di speranza nellâavvenire. Si rende sempre più necessario un patto per la natalità , che coinvolga tutte le forze culturali e politiche e, oltre ogni sterile contrapposizione, riconosca la famiglia come grembo generativo del nostro Paese.
LâABBRACCIO ALLA VITA FRAGILE GENERA FUTURO
Per aprire il futuro siamo chiamati allâaccoglienza della vita prima e dopo la nascita, in ogni condizione e circostanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa dellâessenziale. Nello stesso tempo ci è chiesta la cura di chi soffre per la malattia, per la violenza subita o per lâemarginazione, con il rispetto dovuto a ogni essere umano quando si presenta fragile. Non vanno poi dimenticati i rischi causati dallâindifferenza, dagli attentati allâintegrità e alla salute della âcasa comuneâ, che è il nostro pianeta. La vera ecologia è sempre integrale e custodisce la vita sin dai primi istanti.
La vita fragile si genera in un abbraccio: «La difesa dellâinnocente che non è nato deve essere chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità della vita umana, sempre sacra, e lo esige lâamore per ogni persona al di là del suo sviluppo». Alla «piaga dellâaborto» â che «non è un male minore, è un crimine» â si aggiunge il dolore per le donne, gli uomini e i bambini la cui vita, bisognosa di trovare rifugio in una terra sicura, incontra tentativi crescenti di «respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspettano persecuzioni e violenze»
Incoraggiamo quindi la comunità cristiana e la società civile ad accogliere, custodire e promuovere la vita umana dal concepimento al suo naturale termine. Il futuro inizia oggi: è un investimento nel presente, con la certezza che «la vita è sempre un bene» per noi e per i nostri figli. Per tutti. Eâ un bene desiderabile e conseguibile.