Donna accoltellata sabato scorso, oggi sarà ascoltata dal Pm

Serena Colecchia
14/03/2019
Attualità
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E' ricoverata in seguito al perdurante stato di ansia reattiva dopo essere stata aggredita nella tarda serata di sabato scorso. E' molto provata la donna di 39 anni che è stata colpita con sette coltellate alla coscia sinistra dall'ex compagno, che la stessa dice aver riconosciuto da alcuni tratti somatici e che già in passato l'aveva perseguitata. “La mia assistita si sente più al sicuro nella struttura ospedaliera, che a casa, dove teme di rimanere da sola, in assenza di ambiente protetto o misura cautelare", afferma l'avvocato Donatella Monaco.

La donna è stata convocata oggi dal Pubblico Ministero, Michele Pecoraro, per essere riascoltata alla presenza del suo legale e riferire tutti i maltrattamenti subiti. Aveva denunciato l'uomo il giorno prima dell'aggressione con l'accusa di stalking, e il 12 gennaio scorso per minacce, ingiurie, lesioni e molestie. Disperata ha presentato un'altra querela lo scorso lunedì. Intanto proseguono le indagini coordinate dal tenente Luca D'Ambrosio, comandante del Nor della Compagnia di Vasto.

"Ci auguriamo che, in casi come questi, si dia già attuazione ai principi contenuti nel disegno di legge, denominato “Codice rosso”, all’esame del Parlamento. Questo disegno di legge prevede una corsia preferenziale alle querele presentate dalle donne vittime di maltrattamento e di violenza, di stalking e di una serie di altri reati di genere", spiega l'avvocato Monaco, "a fronte di una denuncia o querela a loro pervenuta, la polizia giudiziaria deve essere in grado di agire immediatamente comunicandola “senza ritardo” (anche in forma orale) al Pubblico Ministero, così introducendo una sorta di presunzione di urgenza o “Codice rosso”, per queste tipologie di reato", continua, "La riforma, prevede inoltre un altro strumento importante: l’audizione della vittima entro le 72 ore dalla presentazione della querela. Lo scopo è quello di avviare tempestivamente la procedura al fine di adottare provvedimenti “protettivi o di non avvicinamento” prima dell’irreparabile”, conclude. 

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