Alla fine degli anni â80 il PCI cupellese propose con molta convinzione la realizzazione di una struttura allâavanguardia che riuscisse a dimostrare come dal âletame nascono i fioriâ. Di lì a poco, con lâesplodere dellâipercapitalismo odierno, i rifiuti sarebbero diventati uno tra i principali investimenti più remunerativi in assoluto e gli Enti pubblici si sarebbero trasformati in comitati di sostegno per i potentati economici e imprenditoriali che sono riusciti a demolire un grande sogno pulito per questo nostro martoriato territorio.
Eâ recente la notizia della sensibile riduzione del conferimento dei rifiuti a Valle Cena a Cupello che fa seguito al cupo episodio dellâincendio divampato nellâarea gestita dalla Cupello Ambiente S.r.l., soggetto privato che si è insediato nellâarea pensando, ovviamente, al solo accumulo di profitto, noncurante della provenienza e qualità dei rifiuti. Ma ad entrare in crisi, lo abbiamo sempre sostenuto, è oggi la parte âpubblicaâ gestita, fino a pochi giorni fa, dal Commissario Gerardini. Tale commissariamento fu necessario a causa della mala gestione dei rappresentati dei comuni consorziati nel CDA del CIVETA.
Improvvisamente, davanti a responsabilità decisamente trasversali che nel tempo hanno riguardato un enorme sistema di potere a prevalente appannaggio del Centro Sinistra ed oggi chiaramente peggiorato con la gestione del Centro Destra, assistiamo al tentativo consueto del âripristino della verginità politicaâ. Eppure, essendo una società pedissequamente allenata allâabbandono della memoria, taluni personaggi che hanno utilizzato i bilanci pubblici dei Comuni che hanno amministrato con il terrore e con la forza anni or sono, finalizzando ogni scelta del futuro della propria terra alla propria fallimentare carriera politica, oggi si ritrovano ad accusare gli eletti in Consiglio Regionale, di pensare alla propria ignorando il bene del territorio. Altri ancora invocano lâintervento della Regione colpevolizzando il Centro Destra di essere assente e/o di intervenire con misure già viste, come quella dellâintervento di un nuovo commissario.
Il Partito Comunista è lâunico in questi anni ad aver pagato un prezzo salato per aver coerentemente mantenuto la propria posizione: 1) il conferimento esclusivo dei rifiuti da parte dei soli Comuni consorziati. 2) La totale esclusione di ipotesi di intervento del privato (non essendo espressione di alcun interesse che non risponda alle proprie tasche). 3) Il rafforzamento del compostaggio e del riciclaggio dei rifiuti. 4) Un controllo pubblico al di là di quello dei Comuni che azzeri il clientelismo immorale prodotto in questi anni e che vigili sui conferimenti. 4) Indagini scientifiche sul territorio per comprende quale sia lâimpatto sulla salute dei cittadini delle politiche gestionali sviluppate finora.
Il vero tema non è âchi sta con Lanciano e chi noâ; il tema vero è lâinsostenibilità di un sistema che ha nel denaro e nel profitto lâunico principio, valore e obiettivo, eliminando qualsivoglia presupposto morale ed etico. Il Partito Comunista invita alla mobilitazione per la salvaguardia del proprio territorio e alla lotta per un sistema produttivo ed una società diversi.