Una delicata ed articolata, quanto tempestiva, attività di indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Cercemaggiore, coordinati dal Comandante, ha permesso di denunciare due persone, ritenute responsabili in concorso tra loro di truffa on line, ai danni di unâanziana vittima del posto.
Era lo scorso mese di luglio, quando un anziano residente proprio a Cercemaggiore, decide di mettere in vendita il proprio veicolo privato e per farlo si affida alla piattaforma web, utilizzando uno dei siti on line più utilizzati e quindi con maggiore visibilità e probabilità di vendita.
Nel volgere di pochissimo tempo dallâinserzione, giunge il primo contatto, da unâutenza che lâanziano non conosce e il cui interlocutore, con fare gentile, gli chiede informazioni sullâautovettura in vendita.
Le prime domande lasciano presagire un reale interesse per il veicolo, atteso che lâipotetico acquirente era interessato al chilometraggio, allâultima revisione effettuata e allâanno di fabbrica del treno di gomme che erano montate sul veicolo.
à quando si giunge alla modalità di pagamento e possibilità di visionare il veicolo dal vivo che sorgono i primi intoppi. Il venditore infatti, al fine di preservare la compravendita in atto chiede la corresponsione di una
âcaparraâ, che lâinterlocutore non nega e concordano la somma di euro 250,00.
Lâinterlocutore, evidentemente avvezzo a tali attività delittuose, riesce a carpire dallâuomo che non è in possesso di un libretto postale, né tanto meno accetta la possibilità di un bonifico on-line, ma lâanziano riferisce allâanonimo uomo, che è titolare di una carta Poste-Pay.
In quel preciso momento, scatta la truffa, infatti il malvivente chiede allâuomo la cortesia di poter effettuare il versamento della âcaparraâ pattuita proprio sulla Poste-Pay e invita lâanziano a recarsi ad uno sportello Postamat per verificare se effettivamente avesse ricevuto la somma.
Una volta allo sportello ATM dellâUfficio Postale, lâanziano viene nuovamente contattato e riceve telefonicamente delle indicazioni e una procedura da eseguire, mediante la quale, però, è lui ad effettuare una ricarica dellâimporto di euro 250,00 al suo interlocutore che una volta sinceratosi dellâaccredito svanisce nel nulla.
Gli accertamenti esperiti dai Carabinieri della piccola Stazione Carabinieri, hanno permesso di individuare un 38enne ed un 48enne abruzzesi, che in concorso tra loro (chi intestatario dellâutenza telefonica, chi della carta Poste-Pay fraudolentemente ricaricata), con artifizi e raggiri inducevano lâignaro âvenditoreâ a elargire la somma di euro 250,00. Per entrambi è scattato il deferimento allâAutorità Giudiziaria di Campobasso, cui dovranno rispondere di truffa ex artt. 110 â 640 c.p..