LâItalia ai tempi del coronavirus fotografa una situazione fortemente penalizzante per le donne rispetto al sempre discusso tema della conciliazione famiglia - lavoro. Scuole chiuse e quindi bambini a casa, anziani maggiormente colpiti dal virus e giustamente da accudire e attività da mandare avanti in assenza di strumenti a supporto. In un paese in cui al femminile operano 1 milione e 340mila imprese e ci sono 3 milioni di occupate (dati al 30 settembre 2019 ) la condizione non è più accettabile.
à necessario individuare delle misure di intervento per far fronte alla situazione di gravità : da quella più immediata della sospensione, per le partite iva, del pagamento delle tasse al 16 marzo, allâintroduzione delle c.d ferie solidali finalizzate a migliorare la gestione dellâorario di lavoro e la compatibilità tra gli impegni di lavoro e lâassistenza familiare. Ed ancora il rafforzamento del congedo paterno così da consentire da un lato una maggiore condivisione nella cura dei figli e dallâaltro permettere alle donne la possibilità di avanzamento di carriera.
Tuttavia ogni possibile strumento a sostegno non è nulla se non si abbandona il retaggio culturale per cui la donna sia âdedicataâ in via esclusiva allâassistenza familiare e di poco peso nel mondo lavorativo. Cultura diffusa che rende di fatto impossibile lâuguaglianza! Noi donne socialiste siamo schierate in prima linea perché vengano abbattuti i pregiudizio di cui spesso siamo vittime!