Crollano le accuse per abuso di ufficio nei confronti di Daniela Valenza, presidente e componente del consiglio direttivo dellâErsi (ente regionale del servizio idrico), di Roberto Di Marco, Ilario Lacchetta e Alfonso Ottaviano, componenti del consiglio direttivo, che erano stati indagati per aver nominato direttore generale dellâErsi Tommaso Di Biase. Nomina che fu impugnata di fronte al Tar dallâex dirigente regionale Sebastiana Parlavecchio che ne contestava le modalità di selezione.
Il giudice Roberto Veneziano ha, infatti, disposto lâarchiviazione del procedimento penale perché âtutte le valutazioni di illegittimità espresse dallâopponente per tratteggiare, a carico dei soggetti che sono indagati, profili di illeceità penale non possono integrare un ulteriore approfondimento investigativo, né possono legittimare un proficuo prosieguo dibattimentale, non potendosi valorizzare oltremisura gli spunti cheâ¦.avrebbero favorito il coagulo delle preferenze nei confronti di un professionista che avrebbe potuto far leva su amicizie e frequentazioni influenti nellâassetto della gerarchia politica regionale dellâepoca, aspetti vanescenti e fumosi che non solo non sono emersi con la valenza euristica che i dati indiziari devono necessariamente possedere per essere considerati rilevanti nellâaccertamento delle responsabilità penali, ma non potrebbero essere neanche oggetto di ricerca postuma da parte del P.M.â.
La Parlavecchio lamentava una violazione di legge nella nomina di Di Biase secondo la quale il professionista prescelto, al momento dellâincarico, avrebbe superato il limite di età legislativamente imposto, oltre ad aver insinuato particolari situazioni e relazioni personali che avrebbero favorito il Di Biase.
âNel contesto della capillare attività di indagine svolta è stato possibile escludere lâesistenza di una delibera ad personam orientata ad arrecare un vantaggio ad alcunoâ, si legge nellâordinanza del giudice.
In merito al raggiungimento del limite di età , per gli incarichi direttivi, rimane ferma lâapplicazione dellâarticolo 5, comma 9, del decreto legge n.95 del 2012 che permette di conferire incarichi anche oltre il limite di età di 65 anni.