Puglia sul podio più alto. E a completare il trio di testa le damigelle dâonore Toscana e Sicilia. Quindi, nellâordine, ai primi posti in classifica: Sardegna, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche, Liguria. à il risultato di una indagine condotta da CNA Turismo sui propri associati relativa alle mete italiane preferite dai turisti nel prossimo mese di agosto.
Il calo è alquanto generalizzato. Pesa soprattutto lâassenza, o quasi, di stranieri e anche di gruppi organizzati che hanno rapidamente mutato il panorama delle vacanze in Italia. à giocoforza muoversi da soli, in coppia, al massimo in famiglia o tra pochi amici. Lâindustria delle vacanze può contare praticamente solo sugli italiani. Ma anche i nostri connazionali hanno ridotto le ferie. Benché ci siano incoraggianti e diffusi segnali di ripresa. Su quanti andranno in villeggiatura, comunque, incombe il timore di una ripresa dellâepidemia. E rimane, di conseguenza, la paura di andare nelle aree più colpite, preferendo le regioni dove il virus ha fatto meno danni, senza nemmeno sottoporsi a lunghe trasferte.
Il mare rimane al primo posto nellâimmaginario turistico tricolore. Quando è possibile, il vacanziere italiano privilegia lâabbinamento di spiaggia e percorsi enogastronomici, dâabitudine più avvezzi ai piccoli numeri che alle comitive. Il mare divide il favore degli italiani con montagna e collina. Continua invece la crisi, profonda, delle città dâarte, tranne poche eccezioni come Venezia e Matera.
Le coste del Salento, tirrenico e jonico, del Gargano, del Barese trainano il risultato della Puglia. La Versilia, le isole (Elba in primis), il Grossetano fanno la fortuna della Toscana. Così come praticamente tutte le località costiere della Sicilia e della Sardegna serviranno a parare i colpi peggiori della crisi. Le costiere (amalfitana e sorrentina), le isole, il Cilento sono le destinazioni preferite dai turisti che da ogni parte dâItalia sono intenzionati a privilegiare la Campania. Località magari storicamente meno conosciute ma altrettanto in grado di calamitare i turisti rappresentano mete ambite in Calabria. Conserva una posizione importante, ma con profonde ferite, lâEmilia Romagna con Liguria e Marche (questâultima, in particolare, grazie al Conero) a loro volta in buona posizione.
Dappertutto, in questa estate critica, la carta vincente delle località di vacanza in generale, e balneari in particolare, è il turismo di prossimità , quello che proviene dallâambito regionale. Il turismo di chi non va lontano ma una vacanza, per quanto atipica, vuole godersela lo stesso. Vale per il Lazio, con il litorale anelato in particolare dai romani, e così per Veneto, Basilicata, Abruzzo, Molise, Friuli Venezia Giulia. La âreginaâ di colline e montagne è il Trentino Alto Adige ma anche Lombardia, Piemonte e soprattutto Val dâAosta si stanno assicurando una fetta di âaficionadoâ delle vette e anche solo delle passeggiate per sentieri.
SCHEDA DEL SETTORE
Tra marzo e maggio il movimento economico del turismo in Italia si è contratto di circa 52 miliardi di euro, generati da 80 milioni di presenze. Una catastrofe, soprattutto per attività ricettive e di ristorazione, per il trasporto persone, per le agenzie di viaggio. Ma non è andata meglio a giugno e le stime di luglio nemmeno sembrano rosee. Il settore ora si vede costretto a puntare su agosto (e forse settembre) per evitare una Beresina, che coinvolgerebbe tutta lâeconomia nazionale. In Italia, infatti, nel comparto si contano ben più di 230mila imprese, di cui 33mila alberghiere, 183mila extra-alberghiere, 17mila mila agenzie di viaggio e tour operator.