Come combattere gli inestetismi causati dalla fragilità capillare

07/08/2020
Attualità
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I capillari sono dei piccoli vasi sanguigni, molto sottili, in cui vi è uno scambio di nutrienti e sostanze metaboliche tra il sangue e il liquido interstiziale delle cellule.

A causa di diverse condizioni o patologie, si può determinare una fragilità capillare che tende adilatare o persino a rompere questi vasi, formando in superficie sgradevoli petecchie o macchie, fino a determinare la cosiddetta “porpora” (o couperose) nei casi più gravi, così denominata proprio per l'estensione di questo danno interno.

Le donne sono le più colpite da fragilità capillare che si manifesta soprattutto su zone come viso, mani e gambe e può essere determinata da cause molto diverse tra loro.

Per prevenire e combattere questo disturbo è dunque fondamentale informarsi correttamente presso canali divulgativi affidabili, come quelli messi a disposizione dalle farmacie online.

Sul portale di una realtà leader del settore quale Farmaciauno, per esempio, è possibile approfondire questa e numerose altre patologie in modo del tutto gratuito, senza vincoli legati all’acquisto di prodotti: l’obiettivo di questo e-commerce farmaceutico, infatti, è di accrescere il benessere della collettività attraverso un’informazione puntuale e corretta.

Fragilità capillare: quali sono le cause più comuni

Innanzitutto, è bene ricordare che la fragilità capillare può essere determinata da svariati fattori.

In primis vi è quello genetico, ovvero una predisposizione spesso ereditaria che rende le pareti dei capillari maggiormente soggette a rottura.

Anche momentanee alterazioni ormonali, tipiche delle donne, possono essere tra le cause scatenanti: queste possono verificarsi durante il periodo della gravidanza, quello premestruale e persino a causa dell'assunzione della pillola anticoncezionale che contiene, come è noto, estrogeni ma anche progesterone. Anche le terapie a base di corticosteroidi, specie se prolungate e in alte dosi, potrebbero rendere più fragili le pareti dei piccoli vasi.

Abitudini alimentari scorrette che portano a sovrappeso o addirittura a obesità possono essere una causa determinante: sottoposti a maggiore pressione, i capillari possono indebolirsi e rompersi, senza contare che lo scambio tra le cellule è più difficoltoso perché si verificano ristagni di liquidi (e si crea anche la condizione nota come cellulite o pelle a buccia d'arancia).

Scarso movimento e carenza di vitamina C sono altrettanti fattori di rischio: il primo perché contribuisce alla cattiva circolazione, la seconda perché costituisce un nutrimento prezioso per i capillari.

L'esposizione al sole, se eccessiva, può allo stesso modo contribuire all'indebolimento delle pareti capillari, quindi andrebbe limitata alle ore meno calde ma soprattutto dovrebbe essere notevolmente ridottaqualora si fosse già soggetti al problema.

Esistono, però, anche malattie che hanno tra le conseguenze quella di rendere fragili i capillari: come, ad esempio, la sindrome di Ehlers-Danlos che colpisce il sistema connettivo e in particolare la produzione del collagene, uno dei suoi elementi più importanti. I tessuti risultano in generale più fragili e quindi anche i capillari ne risentono.

Molto simile è anche la Sindrome di Marfan: a causa dell'alterazione di un gene, si determina una condizione di estrema fragilità dell'intero sistema connettivo e gli effetti possono estendersi agli occhi, al sistema muscolo-scheletrico e a quello vascolare.

Abitudini da adottare e farmaci da assumere per la fragilità capillare

Qualora le cause della fragilità capillare siano soprattutto legate alle abitudini alimentari e comportamentali, basterà riequilibrare la dieta, perdere pesoe garantire il corretto movimento all'organismo, evitando la sedentarietà per ripristinare la normalità.

In alcuni casi si può procedere con rimedi a base di vitamina C, che riducono il colesterolo e coadiuvano nel ripristino della corretta circolazione sanguigna, anche a livello periferico.

Nei casi in cui siauna condizione passeggera come la gravidanza o uno squilibrio ormonalea determinare tale fragilità, si può comunque intervenire con integratori, magari di tipo fitoterapico come il mirtillo, la propoli o il cardo, contenenti flavonoidi antiossidanti.

Se la fragilità capillare interessa zone esposte come le mani e le gambe, si può anche ricorrere a massaggi linfodrenanti o alla pressoterapia.

Laddove, invece, si tratti di condizione patologica, è comunque possibile intervenire per alleviare la sintomatologia, sia con i rimedi sopracitati che con un consumo ottimale di agrumi, acidi essenziali come l'Omega 3 o farmaci specifici da assumere sotto il controllo medico o del proprio farmacista di fiducia.

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