Il Dpcm ferma gli spettacoli teatrali. Acs Abruzzo: "giusto scoraggiare uscite serali ma in questo modo ripresa sarà più lenta"

27/10/2020
Attualità
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"La scelta del ministro Franceschini è stata indirizzata a scoraggiare l'uscita di casa dopo le ore 18. Non è in discussione la sicurezza delle sale, rilevata e certificata, ma lo svolgimento delle attività dal vivo che porterebbe gente fuori casa nelle ore serali", afferma Eleonora Coccagnadirettore Abruzzo Circuito Spettacolo (Acs). "Sebbene il presidente del Consiglio Conte abbia assicurato il ristoro economico per le imprese costrette allo stop, si sottovaluta che il vero problema del comparto dello spettacolo dal vivo sia la riprogrammazione - sottolinea Coccagna - un'operazione complessa, che non si fa dall'oggi al domani. Il teatro non è come un ristorante o un bar che riapre in pochi giorni. Serve tempo per programmare le stagioni, trovare risorse umane, forza psicologica e soldi.
Queste chiusure ci lasciano nell'incertezza di quando si potrà ricominciare
".
Sembra quindi profilarsi una riapertura dello spettacolo dal vivo non prima della primavera 2021, forse in estate. Si teme che molti operatori del settore non riapriranno più.

Stefano Angelucci Marino, attore e regista afferma:” Vi lascio immaginare il nostro stato d'animo. Si fa la cosa più semplice, si negano le evidenze sui contagi nei luoghi di spettacolo e ci si dimentica di chi (come noi) ha speso centinaia di euro per attivare protocolli e misure anti contagio. Per cultura e formazione sono "uomo delle istituzioni", interpreto il mio ruolo come se fossi una specie di pubblico ufficiale che lavora per la crescita civile e culturale della comunità.

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