Poker, vincere è difficile… perdere lo è ancora di più!

05/11/2016
Attualità
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Quando si parla di giochi come il poker, cui oggi giorno tutti possono avere accesso in misura ancora più semplice e immediata grazie alle laute attività dei casinò online e dei loro bonus di benvenuto poker, c’è un aspetto che merita di essere sottolineato, e che fa esplicito riferimento alla “psicologia” del pokerista: se vincere è difficile (o, almeno, lo è in maniera sostenibile), perdere può esserlo ancora di più. Ma in che senso?

Chiariamoci subito: la competizione che è palese nel poker, ad ogni mano, fa emergere l’ego che è in tutti noi, spesso in misura sproporzionata. Tuttavia, c'è qualcosa nel poker che rende la perdita ancora più difficile da accettare: a nessuno piace perdere soldi, ma nel poker c'è in gioco qualcosa di ancora più importante del denaro, l'orgoglio.

Secondo alcune ricerche psicologiche che sono state effettuate in questo contesto, il poker è uno dei giochi maggiormente intrisi di sfida e di personalità, e dover ammettere che il proprio avversario potrebbe essere più forte, più intelligente, o semplicemente migliore di sé stessi, è ammettere una terribile debolezza. La mente del pokerista farà di tutto per evitare un pensiero così negativo, e questo aprirà la contesa psicologica tipica di ogni giocatore.

Ad ogni modo, è anche bene non illudersi, perché la fiducia è essenziale. Non si può essere un giocatore di poker vincente senza di essa. Per resistere alle brutali pressioni che ogni pokerista affronta, bisogna necessariamente avere fiducia in te stesso. Ma quand'è che la fiducia supera il limite e può diventare un eccesso d'orgoglio?

Ebbene, è qui che entra in gioco la conoscenza di sé. Al tavolo da poker, la capacità di essere onesti, senza compromessi con sé stessi, è il primo passo per un’avventura sostenibile nel gioco del poker.

È evidente che quanto sopra è più facile a dirsi che a farsi! Perdere fa male, e abbinare questa situazione con la consapevolezza che la perdita è stata colpa propria, è come aggiungere negatività alle negatività. Sarà invece sempre più facile dare la colpa di una perdita alla sfortuna, piuttosto che contemplare la possibilità di non aver giocato la mano giusta.

Insomma, i giocatori di poker sono tra le persone più suscettibili alle pressioni di questo mondo, e proprio per questo motivo, per ogni errore che viene commesso al tavolo da poker, c'è sempre una razionalizzazione uguale e contraria per spiegarlo. E quando tutti i tentativi di razionalizzare falliscono, allora si procede con il dare la colpa alla sfortuna.

Ma si può uscire da questo circolo evidentemente poco virtuoso?

La risposta è positiva ma, come ogni grande impresa, occorre tempo, pazienza e dedizione. Occorre cioè affrontare ogni sessione di gioco da poker con la giusta strategia e la giusta mentalità, cercando di fare i conti con sé stessi, prima che con gli altri. Solamente in questo modo, e intraprendendo una strada di piena consapevolezza, sarà possibile cercare di arrivare a padroneggiare il giusto approccio per potersi garantire maggiori opportunità di vittoria.

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