Con la collaborazione dell'associazione Emilyabruzzo e di Unione Nazionale Vittime, Martedì 9 Febbraio è in programma allâItset Palizzi di Vasto la mattina e nel pomeriggio allâIstituto comprensivo Monteodorisio di Cupello, il Safer Internet Day. âLe statistiche ci raccontano storie sempre più drammatiche e lâesperienza di ogni giorno a contatto con i ragazzi, non può lasciare indifferentiâ racconta Teresa Maria Di Santo, ideatrice degli incontri, docente e presidente dellâAssociazione EmilyAbruzzo che dal 2007 porta la propria esperienza allâinterno delle scuole del territorio âTroppo spesso vengo a contatto con il dolore dei giovani, troppo spesso mi rendo conto quanto ancora poco si faccia per aiutarliâ ââ¦E poi arriva Hulkâ vuole essere un momento di riflessione, di ascolto e consiglio. Unione Nazionale Vittime, per la prima volta coinvolta nel progetto, ha già cercato di sensibilizzare sul problema anche grazie ad unâiniziativa svoltasi qualche anno fa in un teatro romano, alla presenza di centinaia di studenti delle scuole superiori: âIn televisione si parla della violenza su e tra ragazzi solo dopo un fatto finito sulla cronaca nera. La verità è che lâinteresse si spegne troppo velocemente e lascia un vuoto attuativo. à necessario prevenire, cercare di far parlare i ragazzi, dar spazio al loro vissutoâ afferma Paola Radaelli, presidente Unavi. Revenge porn, suicidi, violenze nascoste e poi venute alla luce riempiono lâinteresse tramite il titolo di un giornale per lo stesso tempo in cui lo si legga. Poi si torna nellâoblio. âQuesti temi sono scottanti, ma vanno affrontati con i ragazzi che spesso non hanno il coraggio di venire allo scoperto temendo di essere giudicati. Insieme, nella stessa âaulaâ potranno forse rendersi conto di non essere gli unici, di condividere certe situazioni ed emozioni e questo speriamo li porti a parlare. Iniziative come â⦠e poi arriva Hulk, portate a livello nazionale nelle scuole, possono dare speranza alle tante vittime di violenza, in qualunque forma essa si compiaâ chiosano le due.
Fortunatamente esistono realtà âgovernateâ da persone attente: la Dirigente dell'Istituto Tecnico Filippo Palizzi di Vasto, Nicoletta Del Re, scrupolosamente tiene alto il livello di attenzione sul cyberbullismo che nel mondo attuale si manifesta come una nuova e più subdola forma di violenza: âBullismo, e cyberbullismo possono essere sconfitti â sottolinea con forza â ma solo grazie ad un'accurata conoscenza dei rischi che si corrono. Ho voluto fortemente lâevento toccasse la scuola che dirigo perché vivendo e vedendo ogni giorno gli studenti, riesco a comprenderne i disagi più profondi e non posso non sentirmi in dovere di provare a tendere la manoâ. Della stessa idea Cristina Eusebi, dirigente dellâIstituto Comprensivo Statale Monteodorisio: âIl problema del cyberbullismo è estremamente attuale, sia perché lâuso dei social tra i giovani è sempre più diffuso, sia in generale per lâutilizzo sempre più estensivo dei canali di comunicazione offerti dalla rete, soprattutto sfruttati durante la pandemia per mantenere vive tutte quelle relazioniâ Il discorso del bullismo certo non è nuovo per la scuola, c'è sempre stato, però il cyberbullismo non è semplicemente il portare in ambiente virtuale quelle azioni di violenza che erano proprie del bullismo: âEâ qualcosa di molto più complesso e molto più subdolo â continua la Eusebi- Innanzitutto, perché viene a cadere il rapporto diretto tra persecutore e vittima. à più semplice essere bulli su Internet, non vedendo gli effetti delle azioni che si vanno a perpetrare. In secondo luogo, ha conseguenze molto più ampi perché una volta che un video, un'affermazione, inizia a circolare all'interno della rete comincia una vita a sé moltiplicandosi secondo i meccanismi tipici dei socialâ. E poi c'è il problema che le vittime spesso sono isolate e non trovano in alcun modo una sponda in genitori o figure di riferimento come possono essere gli insegnanti, alle volte al di fuori di quei circuiti di diffusione nei quali si perpetra il bullismo. âLa scuola può fare moltissimo per prevenire questo tipo di azioni, innanzitutto educando alla accoglienza della diversità , perché le vittime spesso sono diverse o come tali sono percepite dal gruppoâ conclude. Anche lâassessore alle politiche sociali del Comune di Cupello ha voluto sostenere lâiniziativa, iniziando con proporre lâevento nellâIstituto Comprensivo Statale Monteodorisio: âSarà un momento di riflessione e di approfondimento sul tema dell'utilizzo della rete, luogo dove i ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo. Un'occasione per fare sensibilizzazione, soprattutto in un momento storico delicato come quello che stiamo vivendo in cui la tecnologia è diventata un vero e proprio rifugio sociale, in direzione di un uso più responsabile, più costruttivo e più sicuro del web. Ora più che mai, alla luce delle ultime tragiche vicende legate all'uso dei social da parte di alcuni ragazzini, siamo chiamati a proteggerli e a tutelarli dalle insidie della tecnologia. Internet, in questo evento, sopperirà alla mancanza di attività in presenza regalandoci la possibilità di sentirci "distanti ma uniti" su un tema che sta a cuore a tutti noiâ.
Il programma:
2 sessioni nella mattinata presso lâItset Palazzi di Vasto: dalle 9.30 alle 11.00 e dalle 11 alle 12.30
1 al pomeriggio, dalle 17.30 alle 19 presso lâIstituto Statale Comprensivo Monteodorisio.
Gli Interventi saranno quelli di esperti che si alterneranno accogliendo anche le domande o i commenti dei ragazzi presenti:
- Nicoletta Del Re â dirigente dellâIstituto Itset Palazzi (sessioni del mattino)
- Cristina Eusebi â dirigente Istituto Comprensivo Monteodorisio (sessione del pomeriggio
- Giuliana Chioli â Assessore alle politiche sociali del Comune di Cupello (sessione del pomeriggio)
- Teresa Maria Di Santo â docente e presidente dellâAssociazione EmilyAbruzzo
- Paola Radaelli â Presidente Unione Nazionale Vittime
- Fabrizio Fratus - sociologo, docente universitario e membro Unavi
- Velio Degola â psicanalista e membro Unavi (II sessione del mattino)
- Rosita Rosa Solano â insegnante scuola infanzia e direttivo Unavi (sessione del pomeriggio)
E la testimonianza di Maria Catrambone Raso Presidente dellâAssociazione Mikyboys
La scelta del titolo
Nel mondo dei fumetti Marvel, ripresi dalla stessa casa di produzione con una serie immensa e seguitissima di film, Loki e Thor sono due fratelli, il primo acquisito il secondo diretto, di Odino. Esattamente come nella tradizione scandinava vivono ad Asgard. Thor è bello e potente, Loki invidioso, subdolo con manie di conquista. Per una serie di vicissitudini si trovano poi sulla Terra: Loki, facendo combutta con altri allievi la cui razza è in realtà la propria di origine, vuole conquistarla. Si vanta di essere un dio, tradisce gli amici ed il fratello nonostante l'affetto, fa valere le proprie doti per fare soccombere gli umani (i deboli). Nel primo episodio degli Avengers (il simbolo è la A su Relatori, proprio a significarne il ruolo di difesa, nel nostro caso, dei ragazzi), dopo mille azioni controverse, comportamenti aggressivi e sfuriate in cui vanta la propria superiorità , Hulk si stufa: Loki urla di meritare rispetto, di essere un dio... Al ché il gigante buono, ma alla fine irascibile, lo prende per un braccio, lo percuote e quando Loki, stupito, lo guarda da terra, afferma: "un dio gracile"... E questo vuol dunque significare la via d'uscita esserci, che non vincono sempre i bulli o quelli apparentemente più temibili e forti...
La scena di Avengers la si può apprezzare qui: https://youtu.be/SGLS2D6Aa6I