Bassorilievo di Daniele Laudadio alla Pro Biennale di Venezia

Un'opera dell'artista sansalvese in esposizione alla prestigiosa rassegna d'arte

redazione
01/06/2021
Arte
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Un bassorilievo di Daniele Laudadio è in mostra, in questi giorni, alla prestigiosa Pro Biennale di Venezia, che si tiene nella splendida cornice dello Spoleto Pavilion, lo storico Palazzo Ivancich, a 300 metri da Piazza San Marco, nel contesto della Biennale.

Laudadio, vastese di origine, da qualche anno residente a San Salvo, svolge la professione di Vigile del Fuoco in servizio al Comando di Vasto di via Madonna dell'Asilo e coltiva da tempo la passione della lavorazione artistica del legno, evidenziando evidenti capacità manuali ed una brillante visione artistica.

"Giorni di grande onore e soddisfazione - scrive lui stesso sulla propria pagina Facebook -. Con l’esposizione di questo bassorilievo in legno ed il suo messaggio â€œladdove l’ignoranza è la nostra padrona, non c’è possibilità di vera pace” (Dalai Lama).

“Conoscenza... fonte estinguente“.

“Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza“ . Il grande filosofo greco Socrate ben rappresenta con le sue parole la triste realtà in cui versa la società moderna dove il male è padrone indiscusso.

L’assenza di conoscenza ma, soprattutto, la mancanza di umanità sono le cause del ripetersi, in ogni angolo della terra, degli stessi errori che da millenni l’uomo continua a perpetrare nei confronti dei suoi simili e non solo. La lama affilata stretta nelle mani dell’uomo e il fuoco rappresentano il male, ciò che distrugge, come il filo spinato che separa o i muri innalzati per oscurare la luce del sole. Socrate, però, ci ricorda che esiste anche il bene rappresentato dalla conoscenza: mani di pace, come i colori dell’arcobaleno ben simboleggiano, reggono un libro aperto dal quale sgorga acqua limpida come fonte di conoscenza purificatrice da ogni male. Primo Levi, che ha vissuto sulla propria pelle una delle più terribili pagine che la storia dell’uomo ricordi, afferma: “ se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.

Solo attingendo dalla conoscenza quale fonte inesorabile di pazienza, benevolenza, compassione, tolleranza, rispetto, condivisione, amore e “memoria “, è possibile scongiurare ogni male".

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