ESODO ISTRIANO E FOIBE, IL DOVERE DI RICORDARE

Francesco Bottone
08/02/2009
Attualità
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VASTO - ''Addio Pola'', è questo il nome scelto per la mostra-convegno che si terr... domani mattina a Vasto, dalle ore 10, presso la sala convegni degli ex palazzi scolastici. Si tratta di un momento di approfondimento e riflessione storica sull'esodo di centinaia di migliaia di italiani dall'Istria e dalla Dalmazia, una pagina di storia volutamente e faziosamente dimenticata per troppo tempo. Spiega il senso della manifestazione Marco Di Michele Marisi, responsabile per il Vastese del Comitato '10 febbraio'. ''L'impegno è quello di ristabilire e divulgare la verità sulla vicenda delle foibe e dell'esodo istriano, fiumano e dalmata; di diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, spirito critico nei confronti di quella parte di storia che per anni è stata volutamente oscurata sui libri di storia''. Ospiti dell'importante evento culturale le scuole superiori vastesi, e tutti i cittadini. Relatori del convegno Antonio Fares, storico, Angelo Tomasello e Magda Rover, due esuli. Oltre alla proiezione di un filmato d'epoca verr... allestita una mostra e, spiega Di Michele Marisi, ''quanti prenderanno parte all'incontro, potranno avere gratuitamente una copia del libro 'Il rumore del silenzio', scritto da un giovane studente dell'Università di Chieti''. ''Mi ero impegnato a rilanciare l'attività di ricerca e diffusione storica di questo periodo di storia italiana, volutamente omesso dai libri di storia e con il convegno in programma per domani ho mantenuto quanto promesso. - aggiunge il responsabile - Ma certamente il lavoro del 'Comitato 10 febbraio' non termina qui. Durante il mese di febbraio altre mostre ed iniziative verranno prese a Vasto e nel territorio Vastese, per meglio diffondere le vicende che dal 1943 e per diversi anni ferirono l'Italia''. ''In effetti - aggiunge in chiusura Marco Di Michele Marisi - alla vicenda si pose fine con la legge 92 del 30 marzo 2004, approvata dal Parlamento italiano, che istituì il 10 febbraio quale 'Giorno del Ricordo'. Fino a quell'anno tutta quella vicenda del confine orientale, era rimasta insabbiata e dunque continuava a ferire esuli e quanti ne rimasero coinvolti. Ricordare è doveroso ed anche utile per non ripetere gli errori della storia''. http://francescobottone.splinder.com/

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