Ho letto le 8 pagine di âINFORMA - Le attività in Comune a misura di cittadino - n° 1 2021â distribuite dal Comune di San Salvo fra tutta la cittadinanza.
Per cominciare, ho letto che (udite, udite!) nei ânove anni, tremiladuecentottantasette giorniâ da quando è in carica, il Sindaco ha dovuto confrontarsi con âben due anni bisestiliâ. Detta così sembrerebbe la rivelazione di un evento eccezionale; invece è normale, matematico... con la differenza che (per chi da certe superstizioni si sente emotivamente condizionato) si potrebbe addirittura verificare la circostanza che di anni bisestili, in nove anni, se ne presentino addirittura tre! E allora, povero sindaco di turno!
Ho letto quelle 8 pagine con qualche disagio perché, al di là del merito specifico di tutto quanto più o meno trionfalmente affermato, vi ho trovato (ahimè, ancora una volta) una lunga serie di imprecisioni linguistiche. Ma anche veri e propri errori, come accade per quasi tutti i comunicati firmati di volta in volta âComune di San Salvoâ o âCittà di San Salvoâ (N.B: il âquasiâ è assai generoso: potrei dire tutti i comunicati, sapendo di sbagliare assai poco!). Eviterò, per brevità , di rimandare i lettori alle mie precedenti considerazioni in materia.
E, a proposito di Comune e/o Città , ho già chiesto in base a quale criterio si adoperi lâuna o lâaltra firma, ma evidentemente né io né la cittadinanza meritiamo una spiegazione.
Personalmente ritengo che sia âdisturbataâ la lettura di qualsiasi testo infarcito da errori o anche solo imprecisioni. E, venendo allâINFORMA in questione, mi limiterò a segnalare (a puro titolo di esempio) che a pagina 1 si può leggere:
âha contaggiato centinaiaâ... e perché non si pensasse a un semplice refuso, qualche riga più in basso è ripetuto: â futuro che deve contaggiare tutti noiâ.
Ma, quandâanche si trattasse solo di innocui refusi (pur sempre possibili... io stesso so di poter non esserne esente!), non stiamo mica parlando di testi comunicati magari con lâimmediatezza dello smartphone: no! Qui siamo in presenza di carta stampata! E allora âsecondo meâ si tratta quanto meno di superficialità (per essere generosi), se non proprio di vera e propria sciatteria (*)... perché basterebbe rileggere la bozza prima di andare in stampa.
(*) Dal vocabolario Treccani - Sciatteria:
Lâessere sciatto, trascuratezza nella cura della persona, nellâesecuzione di un lavoro, nellâesercizio di unâarte; sia con riferimento a un singolo atto, sia per indicare unâabitudine, un atteggiamento consueto.