Credo che il primo atto ufficiale del neosindaco De Nicolis, reso pubblico attraverso i media locali, sia stato quello datato 13 luglio, che riferiva dellâincontro avuto con il corpo di Polizia Locale.
Comunicato che si concludeva con lâaffermazione del sindaco per cui: â⦠la legalità sarà il punto cardine della nostra azione amministrativa, che vedrà lâattività della Polizia Locale impegnata anche in termini di prevenzione e di ascolto. Tutto ciò si potrà realizzare facendo rete con i cittadini.â
Ho personalmente molto apprezzato queste parole, considerato che dal 17 febbraio 2016 (data del mio primo intervento su questo stesso portale) non faccio altro che cercare di âfare reteâ. Ahimè inutilmente, se è vero, comâè vero, che mai mi è riuscito di avviare un dibattito, o di provocare qualche pur legittima replica sia pure per contestare quanto di volta in volta da me sostenuto.
Con due sole cortesissime eccezioni, in verità : una a firma dellâavv. Chiara Labrozzi e una a firma del prof. Giovanni Artese.
Mai alcun cenno, invece, da parte dei diretti interessati, quegli amministratori pubblici che di volta in volta mi sono augurato di coinvolgere per la soluzione di problemi (piccoli e grandi) che affliggono questo paese (perché tale è San Salvo, nonostante quel D.P.R. del 2/3/2007 che lâha elevato a rango di âcittà â).
E allora chiedo a chi di dovere: se la Polizia Locale dovrà essere âimpegnata in termini di prevenzione e di ascoltoâ, possiamo sperare di vederla girare almeno episodicamente nella Villa comunale (ormai territorio prediletto per le spericolate esibizioni di ciclisti/monopattinisti incoraggiati dalla malaugurata nuova versione degli ex spazi verdi) o per le strade e le piazze cittadine? Possiamo sperare di vederla finalmente operativa anche nelle garitte ormai quasi fatiscenti, inoperose dal 2016)? Possiamo cominciare a temere (giustamente âsecondo meâ) che se non si rispettano segnaletiche e ordinanze vengano irrogate le sanzioni dalle stesse previste? Penso, a puro titolo di esempio, alle pletoriche, inutili minacce di rimozione dei veicoli con il carro attrezzi⦠per non parlare delle ordinanze (pletoriche anche quelle) puntualmente disattese in occasione di processioni e/o eventi pubblici.
Per concludere: mi riferisco, evidentemente, non tanto alla pur âsecondo meâ indispensabile azione di repressione cui pure è deputata la Polizia Locale, quanto allâazione di prevenzione, proprio quella che âsecondo meâ è stata correttamente e condivisibilmente invocata dal sindaco.
Romolo Chiancone