Fresagrandinaria, la solidarietà vince l’odio

Nicola Di Stefano
12/06/2009
Attualità
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A Fresagrandinaria i pronostici non hanno sbagliato, infatti ognuno torna ad occupare i posti di competenza in consiglio comunale. La lista Solidarietà per Fresa con il sindaco Giovanni Di Stefano occuperà i banchi della maggioranza e gli altri come al solito i banchi dell’opposizione. Bisogna dire che è stata una campagna elettorale strana con dei risvolti fantasiosi. E’ nata la leggenda dell’uomo volante, sono state smentite le nefaste profezie giunte dal nord e non sono serviti gli articoli della solita volpe, arrivati con un tempismo imbarazzante, che raccontavano di un presunto pestaggio. La lista sconfitta ha basato la sua campagna elettorale non sul programma e sulle proposte, ma semplicemente sull’odio e sul risentimento nei confronti del neo Sindaco e di un suo fedele consigliere. Oltre alle solite ed inutili chiacchiere l’episodio più grave è stato fatto nei confronti del consigliere, mandandogli gli ispettori del lavoro su uno dei suoi cantieri. Questo modo di fare politica non paga e queste elezioni ne sono la dimostrazione. La lista Solidarietà per Fresa ha vinto, raccogliendo un ampio consenso, la differenza è stata di settantanove voti. E’ stata convincente nei suoi comizi, arrivando dritta alla gente e proponendo un programma valido e realizzabile. Si è distinta per la sua correttezza senza ricorrere a subdoli espedienti per rimediare il consenso dei cittadini. Ha saputo parlare alla gente sostenendo le proprie idee senza offendere nessuno. Occorre ricordare che il giudizio popolare è sovrano e va rispettato qualunque sia il verdetto, gli elettori hanno votato liberamente perché viviamo in una democrazia e non in una dittatura. Oggi qualcuno offende i cittadini a causa della scelta fatta, in ogni sana competizione c’è chi vince e chi perde, i vincenti giustamente festeggiano e ringraziano, gli sconfitti dovrebbero interrogarsi sul perché della loro sconfitta e non continuare a riversare insulti e minacce contro chi ha vinto regolarmente e contro i cittadini che lo hanno votato. Continuare con questo atteggiamento non porta da nessuna parte, errare è umano perseverare è diabolico. La vittoria è ancora più importante visto anche l’intervento del parroco di Fresagrandinaria che senza indugi ha scelto di schierarsi politicamente, partecipando attivamente alla campagna elettorale. E’ andato nelle case dei Fresani per orientare il loro voto, ha ascoltato i comizi della lista sconfitta condividendo e applaudendo la candidata a sindaco. Ma come può un parroco applaudire e acconsentire alle offese gridate dal palco? Non dovrebbe predicare la pace e la concordia? E’ legittimo avere un orientamento politico, ma visto il ruolo che si ricopre, manifestarlo e addirittura sponsorizzarlo con ogni mezzo a disposizione è inopportuno. Comunque è stata una vittoria importante che conferma l’ottimo operato delle passate amministrazioni, e proietta il paese verso cinque anni che saranno caratterizzati come sempre da amministratori capaci al servizio dei cittadini. Il simbolo del comune di Fresagrandinaria è un drago che tra le zampe stringe un Fulmine, qualcuno dice che oggi il drago è incatenato, invece è più libero che mai, le sue ali sono spiegate e vola libero verso un futuro ricco di opportunità. Mai come in questi anni il drago ha goduto e gode di un formidabile splendore.

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