âL'azienda ha comunicato la revoca dello straordinario previstoâ per la giornata di oggi âsul turno A e la sospensione dell'attività lavorativa per l'intera giornata di lunedì 14 e martedi 15 su tutti i turni per mancanza di componentiâ hanno reso noto le RSU aziendali in Sevel dopo lâultimo Comitato Esecutivo. âSalvo ulteriori comunicazioni l'attività lavorativa riprenderà sul primo turno di mercoledì 16 novembreâ e âil ckd lavorerà regolarmenteâ mentre nelle giornate di stop produttivo alcuni lavoratori âpotranno essere comandati per effettuare corsi di formazione sulla sicurezza" hanno riportato in conclusione della nota inviata i rappresentanti sindacali.
Sul turno A in queste ore lo Slai Cobas aveva indetto uno sciopero contro la nuova piattaforma contrattuale criticando quel che definiscono âdisinteresse per i lavoratoriâ da parte dei âsindacati firmatariâ. Nel mese di luglio i sindacati firmatari del contratto collettivo, attaccano i rappresentanti del sindacato di base in un comunicato stampa, hanno impiegato âla metà del monte ore annuo assembleareâ fungendo da âmeri passaparola ufficiali delle decisioni aziendaliâ. Forti critiche dallo Slai Cobas arrivano alla piattaforma per il rinnovo contrattuale presentata nei giorni scorsi: i lavoratori, secondo i rappresentanti del sindacato di base, ne subiranno âi contenuti e le modifiche peggiorativeâ. Nella nota inviata alla stampa si fa riferimento anche agli stop produttivi, come quello annunciato in queste ore, retribuiti con modalità definite âingarbugliateâ.
La piattaforma per il rinnovo contrattuale è stata fortemente criticata anche dallâUnione Sindacale di Base. Presentata secondo i rappresentanti dellâUSB, âevitando il confronto con i lavoratori in assembleaâ. Questi i principali punti del documento pubblicato dal sindacato di base:
â- La richiesta di incrementi salariali è del tutto insufficiente. La piattaforma Fim, Uilm, Fismic e Ugl furbescamente propone per il 2023 un aumento dellâ8,4% in paga base per il 2023, per poi scendere al 4,5% nel 2024 e a 2,5% nel 2025. Il risultato è una cifra che non recupera nè lâinflazione reale e né il potere di acquisto dei salari che sono crollati del 5,9% negli ultimi 20 anni.
- Lâattenzione è tutta rivolta al sistema welfare, ossia la sostituzione di salario con buoni per acquistare beni e servizi. I buoni non fanno paga oraria, previdenza e tredicesima. Eâ molto grave la richiesta di incentivare lâutilizzo del PDR per il welfare aziendale.
-La piattaforma rafforza i peggiori elementi normativi del CCSL.
- LâErgo UAS che impone carichi, ritmi di lavoro pesanti e disumani.
-Un sistema di monopolio sindacale funzionale al regime aziendaleâ.
LâUnione Sindacale di Base ha chiesto a FIM, UILM, UGL e FISMIC il ritiro della piattaforma, il âritorno ai due livelli di contrattazione nazionale e aziendale, una tantum di 2000 ⬠che compensi la perdita di salario per il biennio trascorso, aumento di almeno il 10 % annuo in paga baseâ con ânessuna assorbibilità degli aumentiâ, un âmeccanismo di adeguamento mensile allâinflazione realeâ, la messa in discussione del sistema Ergo UAS, la âriduzione dellâorario di lavoro a parità di salarioâ con la fine della CIGâ, il âriconoscimento della pluralità sindacale e ratifica degli accordi da parte dei lavoratoriâ.