Lâeccesso di plastica e soprattutto i suoi frammenti non rappresentano oggi solamente un problema ambientale ma, entrando nella catena alimentare, costituiscono un rischio per la salute di animali e persone. Nano e microplastiche sono, infatti, oramai presenti nellâorganismo dellâuomo: ingerite con alimenti e bevande, respirate come fibre che si liberano soprattutto dai tessuti sintetici e assorbite dalla pelle attraverso i cosmetici sono state ritrovate in organi e tessuti umani, come il tessuto cardiaco dei bambini, nelle diverse parti dei polmoni e nella placenta, attraversando la quale possono arrivare al feto.
Proprio per intensificare e rafforzare la sensibilizzazione e lâinformazione sugli effetti della plastica sulla salute dellâuomo nasce lâaccordo di collaborazione tra lâAssociazione Medici per lâAmbiente â Isde Italia e Plastic Free Onlus, lâorganizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare lâinquinamento da plastica. Lâintesa mira a creare sinergie affinché sempre più cittadini e Istituzioni vengano a conoscenza delle conseguenze di stili di vita e consumo che mettono a repentaglio la nostra salute oggi e la nostra sopravvivenza in futuro sulla Terra.
âCi avvarremo del sostegno di Plastic Free per ampliare i destinatari della nostra âCampagna nazionale per la prevenzione dei rischi per la salute da esposizione alla plasticaâ che ha coinvolto in queste settimane centinaia di medici e, attraverso loro, migliaia di cittadini â dichiarano la Dott.ssa Maria Grazia Petronio (resp. progetto plastica Isde e componente Giunta nazionale ISDE) e Francesco Romizi (responsabile pubbliche relazioni Isde) â La nostra intenzione è di coinvolgere anche le farmacie, le scuole, le strutture sportive, i comuni. Confidiamo sul fatto che la conoscenza dei gravi problemi di salute, che lâesposizione alle migliaia di sostanze chimiche contenute nella plastica può comportare, possa aiutare i cittadini a scegliere di usarla meno possibile. A questo scopo abbiamo elaborato delle schede informative che riguardano lâacqua in bottiglie di plastica e i contenitori alimentari, sfatando alcune convinzioni, come quella che lâacqua del rubinetto âfa venire i calcoliâ e spiegando come molti monomeri che compongono la plastica sono tossici e alcuni cancerogeni certi come il cloruro di vinile (PVC). Altre sostanze rilasciate dalla plastica possono interferire â aggiungono i responsabili Isde â con la normale attività dei nostri ormoni con effetti negativi sulla fertilità , sullo sviluppo neurologico, sulla microflora intestinale e lâassorbimento dei nutrienti con effetto âobesogenoâ favorente la resistenza allâinsulina e lâinsorgenza di diabete di tipo 2. Molte altre malattie come lâendometriosi, il criptorchidismo, il tumore del seno e del testicolo sono state associate allâesposizione ad interferenti endocrini come quelli rilasciati dalla plastica. Eliminando la plastica in eccesso, dunque â concludono â salveremo il pianeta da una drammatica fonte di inquinamento e faremo prevenzione primaria rispetto a malattie croniche multifattoriali e sempre più diffuse.
âTracce di plastica sono state ritrovate nel latte materno, nel sangue, nello sperma, nei tessuti del cuore e nelle vie respiratorie â dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus â Da nemico visibile che infesta spiagge, parchi, mare, fiumi e città , la plastica diviene un pericolo invisibile che non può più essere sottovalutato e ignorato. Con i nostri 1.100 referenti e 260mila volontari daremo eco alle informazioni scientifiche dei medici di Isde con cui progetteremo e realizzeremo campagne di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale. La collaborazione â conclude De Gaetano â farà sì che Isde diventi parte integrante e valore aggiunto delle iniziative di Plastic Free e, al contempo, promuoveremo strategie di riduzione della plastica monuso negli studi medici, ovviamente laddove possibile e con coscienziosità e realismoâ.