Sete di energia.

Luca Corvino
30/11/2005
Storia
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Abbiamo già affrontato la questione della produzione dell'energia elettrica attraverso impianti eolici, analizzando i pro e i contro di tale soluzione. Un punto fermo però è venuto fuori da tale analisi, ovvero il nostro bisogno di energia. Infatti ognuno di noi quotidianamente attinge energia per i più svariati usi, a volte persino futili. Il problema è quindi che attualmente, noi e le nostre attività, siamo fortemente dipendenti dall'energia. Senza di essa quasi tutto risulterebbe impossibile. Purtroppo come ben sappiamo l'Italia non è, energeticamente parlando, indipendente. Infatti circa il 17% (4,3 miliardi di kWh) dell'energia elettrica richiesta nel nostro Paese, pari a 25,9 miliardi di kWh, viene fornita dall'estero (fonte GRTN), con relativo aggravio di costi. Pertanto sembra ovvio che bisogna investire in produzione energetica. Consideriamo però che gli ostacoli verso tale sviluppo sono molti. Per esempio l'Italia si è preclusa per sempre l'utilizzo di centrali nucleari a seguito del referendum, dimenticando però che siamo letteralmente circondati da centrali nucleari straniere (svizzere, francesi, slovene, ecc..), inoltre la realizzazione di centrali idroelettriche è fortemente ostacolata dagli ambientalisti, gli stessi che ostacolano gli impianti eolici, in quanto deturpano il paesaggio. Una cosa però è certa, le risorse alle quali attingiamo tradizionalmente (petrolio, gas, carbone) non sono infinite, quindi investire in ricerca di energie alternative e sviluppare impianti che utilizzano fonti rinnovabili è assolutamente una priorità. Vi è però questa fase di ''interregno'' nella quale la nostra richiesta di energia aumenta di anno in anno, le risorse limitate continuano ad essere sfruttate, mentre la produzione di energia ''pulita'' non è sufficiente a coprire il fabbisogno attuale e tantomeno quello futuro. E' utile quindi iniziare a capire che non è sempre possibile dire di no ai nuovi impianti, di qualunque natura essi siano. Purtroppo gli impianti di produzione energetica attraverso fonti rinnovabili attualmente coprono una minima parte del nostro fabbisogno, ovvero circa il 2%. Pensare quindi che in tempi brevi si possa arrivare al 100% di energia pulita è certamente un'utopia. Non ci resta quindi che utilizzare le migliori tecnologie di produzione per poter azzerare, in un futuro non molto remoto (2010), la nostra dipendenza dall'estero.

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