Gli interventi che, da più parti, vi sono stati in merito al progetto presentato dallâamministrazione di San Salvo per la raccolta differenziata, mostrano che esso è superato ed antiquato. Ma ancor di più obsoleto è il modo di proporlo e di farlo accettare dalla popolazione. Lâamministrazione ha scelto la via della repressione e non quella della condivisione. Eâ del tutto carente ogni forma di âeducazione â e di supporto alla cittadinanza per un corretto svolgimento della raccolta e ci sono molte lacune organizzative (câè un solo operatore disponibile a fornire informazioni e chiarimenti, mentre manca quellâapporto organizzativo in grado di rendere più agevole ai cittadini gli adempimenti. Si pensi che, a tuttâoggi, non è chiaro a chi e dove bisogna richiedere le buste âbiologicheâ, oltre a non sapere se e a chi spetta il lavaggio dei bidoni condominiali ). Davanti a tale situazione lâamministrazione sta scegliendo la strada delle sanzioni. Multe a chi sbaglia. Pur nella condanna più netta per i gesti di inciviltà âvolontariaâ, è pur necessario comprendere che la carenza di informazione e la carenza di una seria organizzazione sono quasi sempre la causa di queste violazioni. Ai cittadini è, insomma, richiesto il massimo, ma questo non vale per lâamministrazione. Basti ricordare che le sanzioni amministrative e lâintero ciclo della raccolta differenziata devono essere disciplinati da un apposito regolamento comunale, come prescritto dalla Legge ( D.lvo 152/2006 e succ. modif.) e come fatto in tutte le amministrazioni comunali dâItalia. Da un regolamento e non da altro diverso atto. Ora, il regolamento in questione non è stato presentato in Consiglio Comunale, a cui compete di approvarlo. In assenza del Regolamento conforme alla recente normativa, si pongono seri e fondati dubbi sulla legittimità di tutte le procedure svolte e sul potere dellâamministrazione di irrogare le multe a carico dei cittadini. Insomma si è partiti con il piede sbagliato. Manca il fondamento su cui edificare lâintero procedimento della raccolta differenziata. Eâ quindi necessario che lâamministrazione riveda dal principio le proprie scelte, non proseguendo oltre in una strada che si sta rivelando non adeguata allo scopo. Lâopposizione, come già manifestato, darà ogni più ampio contributo collaborativo per lâindividuazione di percorsi migliorativi.