Sono passati tanti anni da quando esponenti politici ed amministratori della corrente democristiana tentarono di mettere in opera lâ unificazione territoriale di Vasto e San Salvo, una visione allora lungimirante . E per dare corpo a quella intuizione incaricarono il dott. Kurosawa, un esperto urbanista giapponese articolato in modo che la crescita futura dei due Comuni si sviluppasse secondo razionali direttrici pianificate. Purtroppo il progetto è rimasto âconfinatoâ in fondo ad un cassetto. Trionfò il becero campanilismo. Peccato! Se quel progetto si fosse realizzato, oggi la città risultata dallâunificazione, conterrebbe circa 60 mila abitanti, cioè a dire sarebbe la terza città dâAbruzzo per abitanti, dopo Pescara (117 mila circa) e lâAquila (70 mila circa). Lâistituzione dei due centri in unâunica città avrebbe potuto produrre una grossa spinta al turismo e allâurbanizzazione . âIl processo di unificazione tra Vasto e San Salvo â - ha affermato il dottor Giuseppe de Vito, già sindaco di San Salvo, che ha vissuto di persona quei momenti creativi dei nostri politici - â è già avviato, perché le condizioni ambientali e gli interessi comuni favoriscono lo sviluppo dei due territori in connessione tra loro. A dimostrazione che il processo è già avviato posso citare questi dati: la stazione ferroviaria Vasto-San Salvo; le due uscite dellâautostrada che cingono da nord a sud i due territori; il crescente sviluppo turistico delle due spiagge che si susseguono senza soluzione di continuità ; la sequela degli alberghi e ristoranti, stabilimenti balneari, e aree per attività sportive e di svago, la nuova pista ciclabile lungo le due costiere; lâubicazione del costruendo nuovo ospedale in contrada strategica rispetto alle due comunità ; i mezzi pubblici di trasporto che collegano in tragitto circolare le due città e le due marine? Lo stadio e il nuovo cimitero non insistono sul territorio vastese?â Il poeta-scrittore scomparso, Raffaele Artese, scrisse :â Non è più procrastinabile la costruzione di una âdirettissimaâ Vasto-San Salvo in sostituzione della vecchia strada intera (ex nazionale) che costruita nel lontano passato per lo più sul tracciato dei tratturi, con una serie di curve e continui smottamenti e frane, rende pericolosa la guida e lenta la percorrenza. Quando potrà essere realizzato, non è dato prevedereâ. Eâ tempo di riattivare il progetto. Apriamo un dibattito. A tale merito ognuno può far sentire la sua âvoceâ attraverso la posta elettronica o sms). Il referendum non sarebbe tanto negativo. Sansalvesi, Vastesi siate solidali! Michele Molino