Il consigliere regionale dell'Udeur Liberato Aceto interviene con un duro comunicato stampa sulla polemica innescata da alcune dichiarazioni dei Verdi i quali hanno chiesto emendamenti alla finanziaria regionale del 2006 a sostegno delle politiche per le unioni civili, al secolo i ''pacs''. ''Chi pensa di porre la ''questione Pacs'' fra le priorità del centrosinistra è fuori gioco, procura inutili tensioni, pone problemi alla coalizione e alimenta il ''qualunquismo elettorale'' che noi rifiutiamo'' replica aspramente Aceto. Sarebbe meglio evitare queste polemiche nell'imminenza delle elezioni, sembrerebbe consigliare ai propri alleati il leader dell'Udeur, per non sottolineare ancora di più le già evidenti posizioni sulle quali nella coalizione non c'è nemmeno la minima possibilità di accordo. Continua la nota di Aceto: ''L'Udeur in Abruzzo resta fedele ai valori fondamentali che sono propri della cultura dei cattolico-democratici che pongono al centro della propria iniziativa il ruolo della persona, della famiglia, della vita. Gli abruzzesi sapranno trovare nell'Udeur il riferimento forte, coerente convinto nel difendere questi valori che nessuna disciplina di coalizione potrà mai modificare o fiaccare''. Nobili dichiarazioni, ma dovrebbero essere condivise, e così non è, dalle altre forze della coalizione che su questi temi hanno posizioni diametralmente opposte. In chiusura Liberato Aceto lancia un appello ''a tutte le forze dei cattolici presenti nei due schieramenti, a quelle che hanno radici comuni alle nostre, a voler stringere con noi un ''patto di solidarietà '' in difesa di questi principi che per noi sono irrinunciabili mentre nelle prossime ore mi farò carico di assumere un'iniziativa politica precisa all'interno della mia coalizione per fare chiarezza oggi, non domani, su questi problemi''. Come dire, visto che i miei alleati non la pensano come me, stringo un ''patto di solidarietà '' trasversale con i miei avversari su temi condivisi. Probabilmente c'è un po' di confusione e la collocazione dei partiti negli schieramenti, forse, andrebbe ripensata con maggiore coerenza.