Alcuni anni fa , un famoso architetto italiano, si espresse con frasi molto ragguardevoli sull’ importanza strategica del corso Garibaldi nella strutturazione del tessuto urbano. Ad essere sinceri, il tecnico definì “Gioiello di San Salvo”. Non aveva torto. Infatti, non esistono altri paesi in tutto il Vastese, che possono vantare un corso rettilineo di un chilometro lungo. Peccato che il commercio, floridissimo nei tempi passati, si sta disfacendo, giorno per giorno, come la tela di Penelope. I negozianti sono scappati via. I numerosi cartelli “Affittasi” esposti nelle vetrine degli esercizi commerciali svuotati di ogni contenuto, sono abbastanza eloquenti. La strada più caratteristica della nostra città non ha più vita. Se non si pone un rimedio appropriato, calerà il de profundis. Innanzitutto occorre un urgente restyling. I marciapiedi stretti e i pali della segnaletica stradale verticale impediscono la circolazione dei pedoni. Non sarà meglio eliminare i marciapiedi per creare un’ampia strada e valorizzare i palazzi? Basti osservare il centro storico di Chieti. La nuova pavimentazione stradale potrebbe essere abbinata ai Palazzi Ottocenteschi “Ciavatta e “Artese” . Occorre incentivare l’insediamento di attività artigiane (orafi, ceramisti, ramai, pittori, scultori, barbieri, sarti, calzolai) e negozi di prodotti tipici. Sarebbe utile introdurre il mercatino settimanale di prodotti artigianali e gastronomici. Lo stesso Comune dovrebbe “collaborare” con un contributo una tantum in favore degli esercenti ( spese di locazione, illuminazione e riscaldamento). Anche le insegne dei negozi dovrebbero avere un certo decoro. Così come la tinteggiatura delle pareti esterne delle case. Ci fermiamo qui. Abbiamo soltanto cercato di esprimere alcuni nostri piccoli “pensieri” (utili o non utili). Non abbiamo alcuna velleità di sostituirci agli architetti, urbanisti, ingegneri. L’agonia del centralissimo Corso Garibaldi è iniziata parecchi decenni fa. Lungi da noi cercare il capro espiatorio. A chi è innamorato della città in cui vive, dispiace. ‘’Nghì ssu màre colòre d’argénde/ ‘nghi lu sòle che splénde cundénde, na spiàgge cchiù lucénde dell’ òre/, pe le vjie si sénde nu ddore. Ad aprile si vota per una nuova amministrazione comunale. La situazione di corso Garibaldi é veramente preoccupante. Spetta a chi si insedierà a Palazzo di Città invertire la marcia , con scelte non improvvisate, ma programmate. La speranza è che il corso dedicato all’ Eroe dei due mondi , torni a essere il “salotto buono della città” e il punto d’incontro dei cittadini.