Giorni fa ho incontrato una donna anziana (amica di famiglia) con la quale ho avuto un lungo colloquio. Abbiamo parlato un poâ dei tempi passati. La discussione è andata a finire sulla bontà del pane fatto in casa. Mi ha spiegato, che per lei, preparare il pane in casa è sempre stato piacevole e lo è a tuttâoggi. Ha aggiunto, che per la preparazione delle pagnotte, adotta ancora la âricettaâ di sua nonna. Possiede un vecchio forno abbinato alla casa e di ciò si vanta. Ha decantato la squisitezza e la bontà del pane e delle pizze a li sfrévele. Prima di lasciarci ha parlato dellâimportanza del âruffianoâ per la misurazione della temperatura del forno. A quella parola sono rimasto completamente sbigottito. Non riuscivo a capire lâattinenza del pane con il âruffianoâ. Mi ha spiegato che il suo vecchio forno non ha il pirometro per verificare la temperatura, per sopperire alla mancanza, segue ancora gli insegnamenti della nonna. â Si prende un pò dellâimpasto, lu ruffianë (il ruffiano) e dopo averlo schiacciato con le dita va infornato. Se âil ruffianoâ non si brucia subito, significa che il forno ha raggiunto la giusta temperatura per infornare le pagnotte. Bello da sapere. Ero convinto che nellâ odierna civiltà globalizzata, lâ usanza del âruffianoâ si fosse ormai estinta. Mi sono dovuto ricredere!