Neve - Disagi - Isolamenti

Franca Nocera
10/02/2012
Attualità
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Vessati, chi direttamente e chi indirettamente, dal tempo che non risparmia nulla. Danni alle persone, alle cose, agli animali, all’agricoltura, al pensiero di un periodo di ‘magra’ già colpito dalla politica. Commercianti che navigano su internet nella speranza che entri qualcuno, supermercati con scaffali vuoti, il petrolio che rincara e scarseggia, ma quello che meraviglia è come sia possibile trovare piccole botteghe artigiane che hanno sugli scaffali pane invenduto. Pane che non fa parte della grande catena, ma che viene prodotto e consegnato giornalmente ma se non è fresco non si compra. Anche loro , nel piccolo, hanno avuto difficoltà di consegna ed allora è lecito chiedersi perché non averlo acquistato quando appena sfornato visto il momento critico che si sta attraversando. Tagliarlo a fette e congelarlo, ed il giorno dopo farne delle bruschette ed ancora farlo seccare per il pane grattugiato, farlo ‘ammollare’ come ingrediente per polpette. Non vuole essere un elogio al pane, ma mi sembra che si è perso il concetto dell’utilizzo delle “cose” sotto molti aspetti. Anche nell’era del tutto e subito, del last minute si deve vedere la possibilità di trarre il meglio da ciò che si ha già. E per noi, per l’Abruzzo ed il Molise, per l’agricoltura, per gli allevamenti , per le vigne, per gli ulivi, la primavera sarà il momento del riscatto dove l’operosità, l’ingegno, la pazienza e la costanza riporteranno i colori di cui queste due terre si sono sempre fregiate. Cio’ che la natura toglie, poi lo restituisce. Tutto questo come antitesi per i nuovi giorni che si andranno a vivere dopo aver tirato le somme dei danni provocati dal maltempo.

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