Vitale era un ufficiale dellâesercito romano ai tempi dellâantica Roma sotto il dominio dellâ imperatore Diocleziano, nemico dei cristiani. Sposò Valeria ed ebbe due figli Gervasio e Protasio. Scoppiata la persecuzione contro i cristiani, accompagnò, incoraggiandolo, il medico Ligure Ursicino condannato a morte. Ursicino venne decapitato e decorosamente sepolto dallo stesso Vitale dentro la città di Ravenna. I persecutori per indurlo a rinnegare la sua fede cristiana adottarono torture feroci. Vitale venne arrestato, e dopo aver subito mille torture su ordine del giudice Paolini venne gettato in una fossa profonda e ricoperta di sassi e terra. âDentrâa nu pozze si truvà te la mòrte/cà nda préte sòpre ssu còrpe sà nde/Ma Ddije tâha chiamà te a la corte, ânciele,ânmezze a li fiùre e le cà ndeâ. Nel 409 Galla Placidia figlia dellâ imperatore Teodosio si trasferì da Milano a Ravenna e portò con sé le reliquie di San Vitale (traslate 16 anni prima da Bologna a Milano da Ambrogio e dai santi Gervasio e Protasio. Una commissione di notabili sansalvesi si recò a Roma il 20 dicembre 1745 per prelevare le reliquie di San Vitale donate dal cardinale Pier Luigi Carafa. Lâurna fregiata dalla armi gentilizie del cardinale arrivò a San Salvo verso mezzanotte. Fu accolta da un tripudio di ovazioni. La gente per riscaldarsi dal freddo, accese una grande falò (Lu fòche de San Tumà sse ). âSande Salve, Tu prutégge e consòle/ Stu paese belle e genuine, addò ci nasce le ròse e le viòle, scorre lu Trigne chià re e cristallineâ. San Vitale martire, patrono della città di San Salvo, per esempio, più che dai Salvanési, era invocato soprattutto a Castiglione a Casauria in provincia di Pescara, quando si verificava lâinvasione di vermi nel rettoâla verminaraâ (ossiurà si), (ciò avveniva specialmente nei bambini) che comportava prurito, insonnia e inappetenza. Sante Vitale, (San Vitale) te ne viniste diâ llà da mare, (sei venuto dalle terre oltre il mare) tante ne âncuntriste (tanti vermi hai incontrato) e tante nâammazziste e tanti ne hai ammazzato) Ammazza i vierme di stu citele. (ammazza i vermi di questo bambino) Sono 266 anni che a San Salvo si festeggia il Santo protettore con partecipate e suggestive funzioni religiose, fuochi pirotecnici, orchestre e cantanti di grido nazionale. Arrivederci al 28 di aprile!