Dopo la liberazione, un contingente di bersaglieri si era stabilito a San Salvo al seguito dellâesercito inglese, per bitumare la strada Statale 16 , nel tratto San Salvo -Vasto. Tra loro câerano dei bravissimi calciatori. Anche tra i soldati inglesi vi erano alcuni âmaestriâ del pallone. Si arrivò alla sfida. La partita si svolse in un piccolo campetto dietro al cimitero, di proprietà di De Vito. La partita fu molto incandescente. Infatti, non mancarono momenti di tensione fra i giocatori. I giocatori britannici convinti della superiorità del loro gioco cominciarono un marcamento duro e spigoloso. I numerosi spettatori (soldati e Salvanesi soprattutto giovani) fecero un tifo infernale. Molte volte, il pallone andava a rimbalzare dentro il perimetro cimiteriale. Prima di recuperare la sfera in mezzo alle tombe, si doveva scalare il muro di cinta altissimo. â Giovanni Ialacci, un mio carissimo amicoâ - ci ha raccontato il prof. Raffaele Artese - â che poi gestì la farmacia del paese, capiva e parlava bene lâinglese: udì delle parole offensive pronunciate da un soldato inglese allâindirizzo degli italiani: Giovanni reagì, rispondendo per le rime, e questo provocò una mezza rissa tra gli spettatori di ambedue le tifoserieâ. Alla fine, la calma vinse.