Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

“Piccoli frammenti parlano”

Sabato 9 luglio è stata inaugurata la mostra "Le copie dei Mosaici Antichi” di Ravenna

Condividi su:

Sabato 9 luglio, presso la Casa della Cultura Porta della Terra si è tenuto il convegno di apertura della Mostra "Le copie dei Mosaici Antichi” di Ravenna a San Salvo. Il giornalista Pino Cavuoti, addetto stampa del comune di San Salvo, ha moderato i lavori. La cultura può essere definita come un insieme di saperi e di conoscenze da trasmettere a chi viene dopo di noi. I mosaici riescono in questo intento. Tanti sono gli elementi in comune tra Ravenna e San Salvo, il mare Adriatico, il culto del santo protettore, i colori del gonfalone.

Il sindaco del comune di San Salvo Tiziana Magnacca ha elogiato i Lions che organizzano attività di solidarietà e culturali come Il premio letterario “Raffaele Artese” e l’avvio dei contatti per la realizzazione dell’importante mostra dei mosaici. L’amministrazione comunale si augura che questo sia solo l’inizio di un accordo di partenariato stabile tra le due città.

L'assessore alle Attività Produttive (era assessore al Turismo e alle Attività Culturali quando sono sorti i primi contatti) del Comune di Ravenna, Massimo Cameliani, ha posto l’accento sull’importanza di un turismo che viaggi di pari passo con la cultura. Oggi non si può più dire che la famiglia che viene in vacanza per il mare non è interessata all’arte. Bisogna sfatare il mito che la cultura è diversa dall’economia. Anche le istituzioni devono recepire questo nuovo modo di concepire la cultura. Bisogna far conoscere l’antico e allo stesso tempo valorizzare e capire il moderno. È lodevole il fatto che a San Salvo, insieme alle copie degli antichi mosaici di Ravenna, ha voluto dedicare  anche una sezione alle opere contemporanee di Bruno Zenobi (esposte nel Mosaico romano di piazza San Vitale). La cultura non deve essere mercificata ma valorizzata.

Antonio Cocozzella (per il Lions Club San Salvo), dopo vari contatti, si è fatto promotore del gemellaggio dei due club Lions di San Salvo e di Ravenna. “Quando ci siamo incontrati (ha riferito Cocozzella) ci siamo detti  cerchiamo di fare qualcosa di utile per i nostri territori”. È così venuta fuori l’idea di far venir le copie dei mosaici di Ravenna anche a San Salvo. Per fare questo occorreva il benestare dell’amministrazione comunale. L’assessore alla Cultura professor Giovanni Artese ha subito accolto con entusiasmo la proposta dei Lions. “Antò sta cosa l’ammafà” (Antonio questa cosa la dobbiamo fare). Le due amministrazioni hanno preso i contatti per dare concretezza al progetto.

Amalia Faustoferri, funzionario della Soprintendenza Archeologia dell'Abruzzo di Chieti, ha parlato del valore del patrimonio archeologico di San Salvo e dei suoi legami con altri paesi come Tornareccio. La promozione dei patrimoni culturali spetta alle amministrazioni comunali. La cultura non dà da mangiare ma è il cibo per il cervello e per lo spirito.

Giovanni Artese ha ringraziato chi ha creduto in questa iniziativa e in particolare Antonio Cocozzella. È questa la manifestazione artistica più importante svoltasi negli ultimi quattro anni.

Linda Kniffitz, la responsabile del Centro internazionale di documentazione sul mosaico nonché curatrice dei Mosaici Contemporanei del Mar di Ravenna, ha relazionato sul tema "Ravenna o Bisanzio. Il mosaico paleocristiano e bizantino" e il professor Davide Aquilano sul tema "San Salvo nell'Adriatico tardo-antico e bizantino".   

Bruno Zenobio, mosaicista contemporaneo di Roseto degli Abruzzi, fa questo lavoro da 45 anni. Provenendo da un liceo artistico la sua formazione era di stampo tradizionale ma dopo tre anni di realizzazione di opere musive, ha sentito l’esigenza di far uscire le sue emozioni. Erroneamente il mosaico viene definito come una pittura eterna. Ogni artista contemporaneo ha una sua specificità, ognuno è diverso dall’altro perchè esprime delle sue emozioni. “Il mosaico è nel mio cuore. La grande passione per queste opere mi porta a pensare che un’ora in cui non faccio mosaico è un’ora persa” .

Dopo la consegna di un oggetto in ceramica che riproduce un particolare di San Salvo a Massimo Cameliani e a Linda Kniffitz, il sindaco Tiziana Magnacca ha tagliato il nastro di inaugurazione della mostra che resterà aperta fino al 9 settembre.

Intorno alle venti e trenta i primi turisti hanno visitato il museo sotto la guida esperta dell’archeologa Katia Di Penta. presidente della cooperativa Parsifal che definisce i Mosaici di Ravenna come “un valore aggiunto a un valore che già c’è”.

Foto di Antonino Vicoli

 

Condividi su:

Seguici su Facebook