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Domenica si è svolto il 39° Convegno Regionale Rinnovamento Nello Spirito Abruzzo

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 Domenica 29 ottobre  scorso, presso il Palacongressi di Montesilvano, si è svolto il 39° Convegno Regionale Rinnovamento Nello Spirito  Abruzzo.

Il Convegno verteva sul tema: "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva chi crede in me" (Gv 7,37b).

Alla riunione hanno partecipato, oltre alle sorelle e ai fratelli con incarichi Regionali e Nazionali, anche alcune migliaia di SORELLE E FRATELLI provenienti da ogni angolo della regione Abruzzo. 

E tra questi c’eravamo anche noi del gruppo "Madonna delle Grazie" di San Salvo.

All'interno dell'immenso salone, la moltitudine di sorelle e fratelli tutti pronti a dedicarsi anima e corpo alla preghiera e alla riflessione comunitaria, rendeva l'atmosfera magica. Ognuno di noi avvertiva la presenza dello spirito santo che scendeva su di noi, per donarci l'acqua viva e rafforzare la nostra fede, il nostro amore e la nostra dedizione completa a nostro SIGNORE.

La giornata ha avuto inizio con la presentazione del convegno, a cura del coordinatore regionale Gianpaolo Micolucci, e la preghiera comunitaria carismatica.

È seguita la relazione del coordinatore nazionale Mario Landi sul tema della giornata. Sono seguite delle brevi testimonianze di chi ha sperimentato nella sua vita l’amore del Signore.

Dopo la pausa pranzo Don Guido Maria Pietrogrande, il Consigliere spirituale nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) designato dal Consiglio Permanente della CEI, nonostante i suoi 82 anni ha guidato con una forza straordinaria il Roveto Ardente (momento di adorazione eucaristica comunitaria).

Intorno alle ore 18 don Guido ha celebrato la Santa Messa. Durante la celebrazione tutti avvertivavamo la necessità e il desiderio ardente della Parola di Dio, che attraverso lo Spirito Santo entrava nella nostra anima per calmare la sete.

Tutti sappiamo, più o meno, che cosa sia la sete: un bisogno fisico che in certi casi può diventare così vitale da compromettere la vita stessa. La sete applicata alla sfera spirituale, diventa un bisogno dell'anima, sempre alla ricerca di qualcosa che possa saziarci nel profondo dell'anima.

Ognuno di noi ha sete e deve stabilire un rapporto personale con Dio, per avere un collegamento con l'acqua della vita e il deserto intorno a noi: Cristo è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Tutto questo si può realizzare, a condizione che, l'acqua donataci, non ristagni in noi, bensì fluisca per ricevere altra acqua portatrice di vita e di serenità.

La nostra vita redenta dal Signore deve essere spesa per il Signore. Siamo deboli e fragili: troppo breve è la nostra esistenza per imparare solo dai nostri sbagli. Senza lo Spirito santo siamo soli e smarriti.

Questo grande momento di preghiera comunitaria non può e non deve restare racchiuso in noi stessi, ma DEVE essere trasmesso a tutte le sorelle e i fratelli che sono vittime dell'arsura e non riescono a trovare dove dissetarsi.

 

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