Quando l'alcool o anche il semplice acquisto di un Gratta e Vinci, o del gioco del lotto o peggio ancora dellle macchinette, diviene come l'aria che si respira e non se ne può fare a meno, significa che è diventata una patologia che fa stare male il diretto interessato e diventa un vero e le persone che gli stanno accanto.
La psicologa Margherita Riggi ha costituito qui a San Salvo il Club di aiuto Margherita (CAT Margherita) per chi ha problemi di dipendenze da alcool e da gioco e per i loro familiari. Il servizio è completamente gratuito ed è attivo ogni mercoledì dalle ore 19.30 alle ore 21 presso l'oratorio San Vitale in via Trignina.
Gli incontri vengono improntati sul metodo Hudolin che permette a chi va di sentirsi come in una famiglia, non giudicato, accolto e ascoltato. Oltre ai diretti interessati possono partecipare anche i familiari e/o amici molto vicini.
Quante storie ci sono di persone alcolizzate o dipendenti da gioco che sono divenute la rovina di se stessi, dei loro genitori, figli e delle loro famiglie?
"L'Italia delle slot", a cura del gruppo GEDI Quotidiani Locali, del 2016 ha fotografato una San Salvo con un tristissimo primato: il paese del vastese con il più alto consumo di spesa pro-capite in “slot”: San Salvo 785, Vasto 741.
In un convegno in cui si parlava delle conseguenze della ludopatia, il professor Luigino Bruni, docente universitario ordinario della Lumsa di Roma ha affermato: "Quando in un bar vedo una macchinetta della slot, esco e non ci prendo neanche un caffè".