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Giovani pellegrini celebrano la Perdonanza: presenti in 500

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I numeri ufficiali preannunciavano l'arrivo di circa 500 giovani provenienti da 11 diocesi di Abruzzo e Molise, tra questi anche i giovani-issimi di Azione Cattolica della Parrocchia di San Nicola Vescovo di San Salvo per celebrare l'Anno della Misericordia, l'indulgenza concessa da Papa Francesco all'indomani della sua visita nel capoluogo abruzzese, che ha promulgato per un intero anno la Perdonanza di Celestino V.

Ma, osservando i tantissimi giovani che hanno affollato le chiese di Collemaggio e San Berardino, non ci sarebbe da stupirsi se in sede di consultivo possa risultare che i ragazzi arrivati all'Aquila siano stati in realtà molti di più.

Il pellegrinaggio dei giovani abruzzesi e' stato organizzato dall'Arcidiocesi dell'Aquila in collaborazione con il Servizio regionale di Pastorale Giovanile, ed è stato immaginato come preparazione alla Giornata Mondiale dei Giovani che si terrà con Papa Francesco a Lisbona nei giorni 1-6 agosto

I turisti che arrivavano a San Berardino hanno trovato la chiesa piena di ragazzi che cantavano e battevano le mani al ritmo di musica.

Un momento di gioia e dello stare insieme ha preceduto l'intervento del vescovo ausiliare dell'Aquila, Antonio D'Angelo, chiamato a coordinare tutti gli eventi dell'Anno della Misericordia, e che ha organizzato, inoltre, la bellissima giornata con la collaborazione di don Jean Claude Rajanarievo, responsabile del servizio diocesano per la Pastorale Giovanile.

Subito dopo i giovani, divisi in 4 gruppi, sono stati accompagnati da alcuni volontari presenti nelle chiese di San Basilio, San Silvestro, Santa Maria del Suffragio e San Giuseppe artigiano, per partecipare alle catechesi.

Il meteo ha retto per buona parte della giornata, con la pioggia che è arrivata subito dopo il pranzo al sacco, quando i ragazzi dovevano portarsi in processione dal Parco del Sole a Collemaggio, dove erano previste la liturgia penitenziale e la Santa Messa.

"Il perdono celestiniano non è un singolo momento", ha commentato il cardinale Giuseppe Petrocchi in un momento di saluto ai giovani che affollavano Collemaggio.

"Non basta chiedere il perdono per se stessi, ha detto Petrocchi, per il perdono servono alcuni passaggi fondamentali, dobbiamo avere l'umiltà di riconoscere le nostre mancanze tutte. Bisogna essere pronti ad accogliere il Perdono ed essere contemporaneamente pronti a perdonare, anche se si pensa di aver ragione. Sono contento di vedervi", aveva detto l'arcivescovo ai giovani, aggiungendo "spero che vi siate trovati a casa, in un clima di famiglia, accolti con amore".

"Penso che i ragazzi riportino nelle loro case l'esperienza di una chiesa giovane", ha spiegato il vescovo di Sulmona - Valva, Michele Fusco, poco prima della messa.

"Immagino che questi ragazzi seguono Gesù perché sia un obbligo, lo fanno perché porta una serenità e una gioia nuova. Il Perdono di Celestino puo' essere un segno importante nella loro vita, perché siano anche loro strumenti di gioia e di pace". 

"A voi giovani voglio dire innanzitutto grazie" ha poi detto Mons. Fusco nella sua omelia. "Grazie per aver accolto questo invito ed esservi messi in cammino. Alcuni compagni di viaggio li scegliamo, altri ci vengono donati. C'è un motivo nella vostra vita per cui camminare? C'è un motivo più grande, che ci vuole, ci spinge da un senso al nostro cammino.

E, rivolgendosi alle spoglie del vicino mausoleo, "anche San Pietro Celestino è stato un grande camminatore".

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