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Ieri quattro candidati su cinque hanno scelto la piazza

A 15 giorni dal voto fervono i 'botta e risposta'

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A due settimane dal voto, si intensificano le riunioni (formali ed informali) dei candidati.

 


DI DALMAZIO: “ARGIRO’ E’ UNA RISORSA DI TUTTO L’ABRUZZO”

. Venerdì 20 aprile, nella sala dell’Hotel Eden di San Salvo Marina, il candidato sindaco Tiziana Magnacca, l’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio, il presidente della IV Commissione in Regione Nicola Argirò, l’assessore provinciale Tonino Marcello e il candidato consigliere Francesco Martelli hanno incontrato gli imprenditori del settore turistico - balneare. L’assessore, dopo un ampio dibattito, ha chiuso i lavori definendo Nicola Argirò (presidente della commissione competente anche della sua delega) come “una risorsa politica dell’intero Abruzzo” . E poi ha detto: . “Sentire parlare di pianificazione, vocazione, programmazione, rete d’imprese, distretto come ha fatto Tiziana Magnacca vuol dire avere un candidato sindaco che guarda molto avanti. Sono argomenti di cui difficilmente si sente parlare soprattutto in un momento in cui non ci sono risorse e quelle che ci sono si hanno soltanto se c’è programmazione. Tiziana rappresenta una grande opportunità per questa comunità, anche per far riposare gli altri che dopo tanti anni saranno un po’ stanchi”.

 

LA DOMENICA DEL CANDIDATO MARIOTTI

. L’on. Mariotti, candidato del Pd e liste collegate, ha inaugurato domenica 22 aprile, una iniziativa di “ tour ascolto a domicilio”, in alcune famiglie sansalvesi, partendo dalla famiglia di Michelino Cilli e Franca Altieri. Verso le 12,30 Arnaldo Mariotti, accompagnato dalla moglie Manuela e dalla figlia Federica, ha suonato il campanello di Via Omero, dove abitano i coniugi Cilli, i quali hanno accolto e fatto accomodare la famiglia Mariotti. Dopo un lauto aperitivo, durante il quale il candidato sindaco ha risposto alle domande di sansalvomare (il video dell’evento è già on line), le due famiglie hanno consumato il pranzo, a base di lasagne, agnello e vitello. L’occasione è stata proficua anche per discutere dei problemi dell’agricoltura (Michelino, infatti, è agricoltore, impegnato anche nella cooperazione agricola e candidato nel Pd) e delle prospettive dei giovani: sono quasi coetanee le figlie Federica e Fenisia. Quest’ultima è la primogenita di Michelino e Franca, che hanno anche un altro figlio: Vitale. Mariotti ha detto che queste visite nelle famiglie potrebbero continuare anche nel corso di un eventuale mandato di sindaco. La famiglia Mariotti sarà ospite il 28 aprile (giorno di San Vitale) di un’altra famiglia sansalvese.
 


I QUATTRO COMIZI DELLA DOMENICA.

La penultima domenica prima delle elezioni è stata densa di comizi. L’Udc ha fatto passo, ma aveva tenuto il suo comizio domenica scorsa. Nel palco comune, allestito in piazza Papa Giovanni XXIII, secondo il sorteggio esperito nella caserma dei carabinieri, per un’ora a testa, a partire dalle 18 hanno parlato nell’ordine le coalizioni di Marco Sabatini, Arnaldo Mariotti, Domenico Di Stefano e Tiziana Magnacca. Ovviamente, oltre ai candidati sindaci, hanno parlato anche altri esponenti politici e candidati. Vi diamo conto dei discorsi che abbiamo ascoltato, ovviamente senza farne la cronaca integrale, ma limitandoci a coglierne i messaggi principali, ossia quelli che in gergo giornalistico si chiamano “le notizie”.


 
SABATINI: IL NOSTRO PROGRAMMA E’ ON LINE DA GENNAIO. 

Il Movimento San Salvo a 5 stelle che fa riferimento a Beppe Grillo ha sempre privilegiato la rete per le sue iniziative pubbliche. Anche la nomina di Marco Sabatini a candidato sindaco (loro lo chiamano portavoce), avvenuta alla pizzeria Porta de la Terra, era stata ripresa e mandata in diretta streeming. Ma per quanto innovatori ed amanti delle nuove tecnologie, i grillini nostrani non hanno rinunciato al vecchio e caro comizio. Domenica sono stati i primi a parlare (a causa del sorteggio), soffermandosi su vari punti proposti del proprio programma, che è on line da gennaio. Ed hanno ribadito che i propri mandati non andranno oltre le due legislature. Il loro slogan “Vogliamo cambiare questa città, per non essere costretti a cambiare città” sarà ripreso, tra gli applausi dei presenti, da Giovanni Artese, candidato della Lista Popolare. 

MARIOTTI: “SUL MIO ONORE RIUNIRO’ LA SINISTRA”

Per la coalizione di Mariotti hanno parlato tre affermati professionisti, candidati nelle tre liste che lo sostengono: l’ingegnere (ed assistente universitario) Gennaro Luciano, l’avvocato (e presidente dell’Ordine vastese) Nicola Artese, il commercialista Fabio Fabrizio. Ed hanno parlato anche due politici: Camillo D’Alessandro (capogruppo al Consiglio regionale) e Giovanni Legnini (senatore). Quest’ultimo ha ribadito di aver salvato il Tribunale di Vasto, facendo approvare un emendamento a sua firma, come il presidente Artese aveva detto da subito e riconfermato anche nel comizio. Mentre D’Alessandro ha parlato solo di questioni regionali, attaccando in modo diretto il collega Argirò, Legnini è entrato anche nella vicenda che vede contrapposti il Pd ed il resto del centrosinistra, dicendo che bisogna riunirli. Un appello che il candidato Mariotti, nel suo intervento conclusivo, ha ripreso con una voce quasi tradita dall’emozione, più o meno come quella, che, nella stessa piazza, venticinque anni fa provò l’on. Artese, che pure tentava di non perdere il Comune, dopo la scissione di pezzi importanti dal suo partito. Mariotti ha promesso (citando la parola onore per tre volte) che dopo le elezioni riunirà la sinistra.


 
MARCHESE: “ANDATE A VEDERE CHI DIFENDE GLI INTERESSI DI SCIO’. ”

Per San Salvo democratica hanno parlato il candidato Claudio Ciancone e il capolista Gabriele Marchese. Quest’ultimo ha dapprima salutato i due precedenti oratori del Pd (D’Alessandro e Legnini), che sono suoi amici personali e che tali devono restare – ha detto – nonostante le divisioni del momento. Sull’accorato impegno di Mariotti di voler riunire la sinistra, Marchese ha detto: “Ma se proprio vogliono riunire la sinistra, perché hanno fatto cadere la mia Amministrazione e perché hanno candidato i due che non hanno votato il bilancio ?”. Poi è tornato sulla differenza che – a suo dire – ci sarebbe tra la concezione di fare politica del suo gruppo e quella del Pd locale. Ma stavolta è andato ben oltre le enunciazioni che aveva fatto dalla crisi della sua Amministrazione. Stavolta Marchese ha fatto un esempio concreto dicendo: “la mia Amministrazione ha ritrovato documenti che hanno impedito al Comune di pagare molti soldi a Sciò, cosa che non avevano fatto le Amministrazioni precedenti (presiedute da Mariotti, ndr). Andate a vedere chi difende gli interessi di Scio’”. Polemico anche il candidato sindaco Di Stefano, ma nei confronti del centrodestra e di Tiziana Magnacca.
 


MAGNACCA: “TAGLIERO’ SPESE SUPERFLUE E PRIVILEGI”. 

Per la coalizione di Magnacca hanno parlato otto candidati nelle tre liste che la sostengono. Della Lista Popolare il capolista di Eugenio Spadano, il direttore Tyco Fernando Battista, il professore Giovanni Artese e Marcella D’Alessandro. Del Pdl hanno invece parlato il capolista Nicola Argirò (consigliere regionale), Tonino Marcello (assessore provinciale), Fernando Artese (segretario) e Pina Di Francesco (architetto). Di San Salvo Città Nuova ha infine parlato Maria Travaglini. Magnacca ha non solo risposto alle accuse che aveva appena ricevuto dai competitor, ma ha soprattutto detto che non metterà nuove tasse e che invece taglierà le spese superflue ed i privilegi, in ossequio alla storia politica del centrodestra ed alla cultura della sua coalizione. L’assessore provinciale Tonino Marcello ha colto l’occasione per annunciare che giovedì prossimo (26 aprile) sarà inaugurata la nuova sede dell’Ipsia …“non per ragioni elettorali – come aveva detto Domenico Di Stefano - ma per far risparmiare la Provincia, che paga per la sede attuale tredicimila euro al mese”.

 
QUALCHE RIFLESSIONE…

 I comizi di oggi hanno dato qualche risposta in più ai quesiti della settimana scorsa, in cui si erano poste due questioni fondamentali. Una amministrativa e una politica. 
Quella amministrativa aveva riguardato la questione del pareggio di bilancio e la necessità di alzare le tasse (alle aziende) o di tagliare le spese. Tiziana Magnacca, nel suo comizio e con estrema chiarezza, ha detto di voler tagliare le spese (superflue) e i privilegi, previa revisione delle spese stesse. La candidata del centrodestra ha anche detto che questo impegno rientra nella tradizione culturale del suo schieramento, che, come è noto, ha una matrice liberale. Peraltro in città il centrodestra non ha mai governato e quindi non ha da difendere costosi interessi all’interno della struttura.
La questione politica aveva invece riguardato l’ eventuale accordo per il turno del ballottaggio tra il Pd e il Nuovo centrosinistra. Si era capito che c’è chi lavora per un accordo al secondo turno (lo stesso Legnini con l’autorevolezza dell’essere il probabile candidato alla presidenza della Regione ha fatto oggi un altro appello in tal senso). E anche Mariotti ha ribadito di voler impedire alla destra di vincere. Ma poi tra il dire e fare c’è di mezzo il mare. Infatti continua la strategia del Pd di dimostrare che i marchesiani sono fuori dal partito (dopo persone simbolo come D’Alema – Marini - Letta vengono chiamati a parlare proprio gli amici di Marchese, come Legnini e D’Alessandro). Ma Marchese si sente alquanto sicuro, va avanti per la sua strada e per la prima volta (in pubblico) accusa gli ex compagni di fare gli interessi di Sciò, mentre anche a Di Stefano parla di qualche faccendiere all’interno del Pd. 
Se entrambe le due sinistre dicono di non voler che vinca la destra, perché continuano ad allontanarsi ? Due possono essere le ragioni. Primo: oramai il livello di scontro personale mette in secondo piano la volontà unitaria ricostruttiva (v. Vasto). Secondo: sia il Pd che Ssd pensano che la guerra reciproca porti accrescimento del proprio consenso utile a battere il competitor diretto ed andare al ballottaggio. Dopo il ballottaggio, beninteso, lo sconfitto può anche invitare il proprio elettorato a votare contro la Magnacca, ma secondo ciò che abbiamo visto e sentito in piazza, le condizioni per un accordo politico (con o senza apparentamento) nel centrosinistra oggi proprio non ci sono. 
Nel frattempo il centrodestra fa parlare di cambiamento l’ex capo di Lotta Continua (Giovanni Artese), promette di eliminare i privilegi al Comune e gongola nel sentire che a sinistra ci sarebbe chi difende gli interessi di Sciò. 
 
Foto del pubblico da http://politica-e-nonsolo.blogspot.it/
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