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L'atlante della salute abruzzese: meno astemi e sempre alto il numero dei fumatori

Alcol, sigarette, consumo di farmaci e produzione di rifiuti al centro del rapporto annuale 'Osservasalute'

A cura della redazione
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Cala vertiginosamente il numero degli astemi in Abruzzo: la diminuzione è di ben 9 punti percentuali in un anno, e così si passando dal 33,1 per cento del 2008 al 24,1 per cento del 2009, a fronte di un incremento dei consumatori di alcol (+5,7 per cento) che, nel 2009, sono pari al 69,3 per cento, contro la media nazionale del 68,5 per cento.

 
E' il quadro che emerge dalla nona edizione del Rapporto 'Osservasalute', presentato all'Università Cattolica di Roma.
 
Pubblicato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, lo studio è frutto del lavoro di 175 esperti ed è un vero e proprio 'atlante' della salute, regione per regione, con particolare attenzione ad ambiti quali, ad esempio, gli stili di vita, la mortalità, il consumo di farmaci, il sistema sanitario regionale e la salute dell'ambiente. In Abruzzo, rileva ancora l'indagine, ogni giorno vengono fumate 13,5 sigarette pro capite, contro una media nazionale di 12,7. Fuma il 21,8 per cento della popolazione, dai 14 anni in su (22,8 per cento in Italia). Il 52,8 per cento della popolazione regionale, nel 2010, è costituito da non fumatori (media nazionale del 52 per cento).
 
La quota di ex-fumatori è pari al 23,1 per cento (23,4 per cento in Italia). La mortalità complessiva oltre il primo anno di vita è pari a 106,56 per 10 mila abitanti tra i maschi (dati 2008), contro una media nazionale di 110,92, e a 64,49 tra le donne (69,46 in Italia). La mortalità per tumori, nella fascia di età 19-64 anni, è pari a 9,31 su 10.000 tra i maschi (10,78 in Italia) e 6,34 tra le donne (7,93 in Italia). La speranza di vita alla nascita (dati congiunti con il Molise) è per i maschi pari a 79,1 anni (media italiana 79,2 anni) e per le femmine pari a 84,8 anni (84,4 anni in Italia). Per quanto riguarda il consumo di farmaci, nel 2010 l'Abruzzo presenta un consumo giornaliero di 964 dosi di farmaco ogni mille abitanti (+43,3 per cento dal 2001), a fronte di un valore medio nazionale di 952. 
 
Nello stesso anno, la spesa pro capite per medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale è pari a 230,5 euro (media nazionale di 215,1 euro), registrando il +3 per cento rispetto al 2009. Passando all'analisi della 'salute' del Sistema Sanitario Regionale emerge, tra le performance economico-finanziarie, che nel 2008 in Abruzzo il rapporto spesa-Pil è pari al 8,3 per cento, contro un valore medio italiano di 6,87 per cento. La spesa sanitaria pubblica pro capite è di 1.746 euro (+15,55 per cento dal 2004), a fronte di una spesa media nazionale di 1.833 euro. Nel 2010 l'Abruzzo ha un disavanzo procapite di 14 euro. La Regione presenta un elevato disavanzo procapite cumulato, pari a 940 euro dal 2002. In materia di ambiente, la produzione pro capite di rifiuti solidi urbani, nel 2009, è pari a 514 chilogrammi, contro una media nazionale di 532. Viene smaltito in discarica il 60,5 per cento dei rifiuti (48 per cento in Italia). In un solo anno la regione ha ridotto di molto la quota di rifiuti smaltiti in discarica (oltre l'80 per cento nel 2008), soprattutto grazie all'incremento della raccolta differenziata. Si raccoglie infatti in modo differenziato il 24 per cento dei rifiuti prodotti, mentre il valore medio nazionale è del 33,6 per cento.

 

Fonte: Abruzzoweb

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