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«Completare, arredare, rinnovare», tre parole per fare dell'Ipsia un punto di riferimento

Ieri mattina i consiglieri di minoranza della Provincia hanno visitato l'istituto

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Ieri mattina i consiglieri di opposizione alla Provincia di Chieti Camillo D’Amico (Pd), Michelino Natale ed Eliana Menna (IdV), hanno visitato la sede dell’Ipsia inaugurata ad aprile. Alla cerimonia di due mesi fa il centrosinistra provinciale era assente in aperta polemica con la maggioranza rea – a suo dire – di aver approntato in fretta e furia un’apertura a uso e consumo del centrodestra sansalvese nel pieno della campagna elettorale. Seguì un articolato botta e risposta fra le due parti.
Ieri, però, è stata anche l’occasione di osservare da vicino la parte incompleta dell’edificio e conoscere le esigenze dell’istituto illustrate dalla dirigente Maria Luisa Di Mucci e dal professore Edmondo Laudazi. La loro non è una critica; c’è la riconoscenza per quanto fatto finora – «un grande passo in avanti» – e la consapevolezza delle potenzialità della struttura che potrebbe diventare un punto di riferimento nel territorio per la formazione professionale. Anche i ragazzi, spiega Laudazi, hanno a cuore la nuova struttura e sono particolarmente attenti a non sporcare. «Completare, arredare, rinnovare» sono le tre parole chiave che la Di Mucci usa per sintetizzare la situazione. Il completamento del secondo piano – ora è utilizzabile circa la metà – permetterebbe di avere 5 aule e 4 laboratori in più. Investimenti per circa 600mila euro renderebbero così possibile il trasferimento di alcune classi dell’istituto commerciale. Con la messa in opera del terzo piano – circa altri 700mila euro per un totale di un milione e mezzo – tutto il commerciale sarebbe trasferito nella nuova struttura. Oltre ad aule e laboratori si troverebbe anche una soluzione per gli uffici di segreteria e presidenza ora dispersi in diverse stanza non molto grandi. L’altro nodo cruciale è l’ammodernamento delle macchine di laboratorio. Quelle del corso ‘Moda e abbigliamento’ sono le stesse del 1991, quando fu istituito tale percorso di studio. Anche nuove sedie e arredamenti non sarebbero male. Da ultimare infine il campetto per l'educazione fisica.
Inoltre ci sarebbe qualche imprevisto che riguarda il vano ascensore, dove si formano imponenti ristagni di acqua – 4, 5 quintali – che ne impediscono l’utilizzo.
Nonostante queste difficoltà ‘tecniche’, però, la Di Mucci e Laudazi ci tengono a ricordare che tanti ex-studenti dell’Ipsia oggi ricoprono posizioni importanti nelle aziende del territorio e che una ragazza del corso di moda è arrivata a lavorare per il noto stilista Valentino. Risultati importanti arrivati pur stando nella vecchia struttura di certo non a ‘vocazione scolastica’.

L’Ipsia arricchirà da settembre la propria offerta formativa con l’attivazione dell’indirizzo socio-sanitario. Già sono diverse le preiscrizioni e la preoccupazione è che si vada in sofferenza con il numero di aulee disponibili. 

 

L’impegno preso dai consiglieri oggi presenti è trovare e sbloccare almeno i fondi per la sistemazione del secondo piano. Il suo completamento era già previsto, ma il furto del rame degli impianti elettrici ha fatto lievitare i costi bloccando il lavoro a metà. Oggi pareti provvisorie separano i corridoi e le gradinate dalle porzioni di edificio ancora in stand-by (infatti per accedervi si passa dal tetto). Sempre dai consiglieri di minoranza arriva l’invito alla Provincia a valutare un eventuale doppio filo di collegamento fra la scuola e l’azienda tessile che occuperà una parte del capannone dell’ex-Golden Lady in Val Sinello. Lì sarà necessaria la formazione – a carico della Provincia – per le dipendenti ex-Golden e si potrebbe attivare una collaborazione per preparare le studentesse già al lavoro su larga scala.

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