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Vertenza Pilkington 'sottovalutata' e 'approccio istituzionale propagandistico'

L'assemblea di zona del Partito Democratico del Vastese si sofferma sulla crisi della multinazionale del vetro

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Sottovalutazione del problema ed approccio delle istituzioni di tipo ‘propagandistico’: c’è la vertenza Pilkington, con i suoi 210 esuberi dichiarati e la fuoriuscita recente di 350 interinali dai cicli produttivi, al centro di un intervento del coordinamento di zona del Partito Democratico del Vastese.


Ieri, nel corso di una riunione a San Salvo, l’assemblea del coordinamento zonale si è occupata principalmente della crisi in atto e delle pesanti ripercussioni che “angosciano i lavoratori e le loro famiglie”. Attenzione e vicinanza vengono espressi dal partito nel territorio richiamando anche le posizioni emerse dalla seconda Conferenza nazionale del Lavoro del Pd, tenutasi a Napoli il 15 giugno, che ha rimesso “al centro dell’ iniziativa politica i temi dello sviluppo, della crescita economica, della giustizia sociale, ma soprattutto del lavoro e del rilancio della civiltà del lavoro in Italia ed in Europa”.

 

PILKINGTON – Tornando alla sentita questione che riguarda lo stabilimento di Piana Sant’Angelo della multinazionale del vetro, il Pd del Vastese evidenzia la “sottovalutazione del problema ed un approccio delle istituzioni di tipo propagandistico. La Pilkington – è scritto nel documento diramato dal coordinamento di zona dei ‘Democrat’ e diffuso dal già parlamentare Arnaldo Mariotti - è una multinazionale di proprietà della giapponese Nippon Sheet Glass con 35.000 dipendenti nel mondo che ha annunciato che per il 10% di loro non c’è più lavoro. Occorre sapere che l’azionista di riferimento della Nsg è la più grande banca dell’Asia e non un gruppo industriale, per cui potrebbe essere guidata più da logiche finanziarie che industriali. Nell’era della globalizzazione della finanza e dei mercati, la competizione non è sola di prodotto o aziendale, ma tra sistemi produttivi integrati per cui il successo della fabbrica Pilkington di San Salvo, la difesa dei suoi livelli occupazionali non dipende solo dai lavoratori e dai dirigenti, ma dal sistema produttivo locale e regionale. In un incontro istituzionale, la dirigenza Pilkington è stata molto esplicita: non è più tollerabile che alle carenze strutturali (energia, logistica e lontananza dai mercati auto nord europei ), si sommino una fiscalità comunale (Tarsu, Imu e addizionale Irpef), provinciale (addizionali energetiche) e regionale (addizionali e Irap) superiore ad ogni altro sito produttivo.

L’assemblea del Pd del Vastese “impegna tutto il gruppo dirigente, i rappresentanti istituzionali e gli amministratori locali a tenere alta l’attenzione rispetto alla vertenza Pilkington e ad attivare ogni iniziativa per una fiscalità locale e regionale selettiva, attenta e premiante per chi investe e tutela l’occupazione”

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