Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Contrastare in spiaggia il fenomeno della vendita degli abusivi: l'appello di Confcommercio

Sollecitazione a Provincia, Comuni della costa e Guardia Costiera

Redazione
Condividi su:

Una lettera, indirizzata al presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, ai sindaci dei Comuni costieri del territorio, alla Capitaneria di Porto di Ortona, all’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto e al Comando provinciale della Guardia di Finanza, per chiedere un intervento immediato finalizzato a prevenire il triste fenomeno dei venditori ambulanti abusivi sulle spiagge del territorio.

È stata inviata dalla Confcommercio che rilancia il problema del diffondersi, come in ogni estate, della pratica dell’abusivismo commerciale in spiaggia.

“Problema serio – dice il presidente provinciale dell’associazione di categoria, Angelo Allegrino - per gli esercenti corretti, che subiscono una concorrenza sleale, e per gli utenti che acquistano in maniera impropria oggetti di dubbia provenienza. Anche quest’anno, purtroppo, ci troviamo costretti a segnalare la solita piaga dell’abusivismo sulle spiagge della provincia di Chieti. Venditori ambulanti abusivi si impossessano del mare esponendo illegalmente la loro mercanzia, a volte contraffatta, su banchi e su teli appoggiati a terra a pochi centimetri dal bagnasciuga, senza controlli né garanzia per la clientela che si trova ad acquistare merce di qualità scadente e confezionata chissà dove". Non basta. Confcommercio ricorda agli enti locali e alle forze dell’ordine i danni creati dall’abusivismo e dalla vendita di marchi ‘taroccati’.

“Sia a chi produce gli oggetti che ai commercianti e soprattutto al nostro Paese che non incamera - aggiunge Allegrino - le imposte sulle merci. Peraltro i prodotti contraffatti non sono sottoposti ai controlli delle autorità competenti e sono realizzati nel totale disprezzo delle normative volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei consumatori". Fenomeno in spiaggia da contrastare in virtù della legge nazionale, che prevede sanzioni pecuniarie e denunce penali per gli eventuali contravventori, e dell’ordinanza balneare regionale 2012 che, tra le altre cose, fissa il divieto di occupare i primi 5 metri di spiaggia per motivi di sicurezza e di fare commercio nel demanio marittimo in mancanza di espressa autorizzazione da parte comunale.

Condividi su:

Seguici su Facebook