Nella giornata nera degli incendi anche il Vastese interno brucia. Era da poco conclusa l'emergenza nel Villaggio Siv, quando sulla strada statale Trignina, in territorio di San Salvo, si è sviluppato un altro incendio di chiara origine dolosa. Tra gli svincoli di San Salvo e della Fondovalle Treste, all'altezza dell'area di sosta a prendere fuoco è stato un vecchio e abbandonato distributore di metano fra i campi. All'interno della struttura in mattoni c'era una grande quantità di rifiuti stipati, un fumo nero e denso si levava dall'area.

A pochi metri di distanza c'è uno dei siti di stoccaggio di metano di proprietà della Stogit (attivo), lì dietro altre fiamme.

La vallata del trigno fra Lentella e San Salvo arde da venerdì notte. Dopo l'1 partono nuovi roghi ad altezze diverse.

Sul posto, nell'incendio odierno, è arrivata la Protezione Civile 'Valtrigno'. La squadra di Mafalda proprio in quei minuti stava facendo ritorno alla base dal Villaggio Siv. Subito dopo sono arrivate anche le squadra di San Salvo e Celenza sul Trigno e i Vigili del Fuoco di Vasto.

La notizia, però, questa volta è anche un'altra. Dietro il sito di stoccaggio della Stogit un canneto è stato tagliato da poco. La vegetazione tagliata – come si può osservare dalle foto – è stata posizionata accuratamente intorno e all'interno della recinzione come a voler far seguire un percorso preciso al rogo. Perché accatastarla lì, altrimenti?

A qualche metro di distanza, invece, quello che anche alcuni volontari della Protezione Civile hanno riconosciuto come possibile innesco: paglia pressata e con bottiglie di plastica vuote inserite all'interno.

Nessuno si sbilancia ufficialmente, ma il sospetto è che il fuoco sfuggito da 'roghi controllati' di agricoltori non sia così frequente. Anche perché spesso i roghi si verificano in zone dove è assiduo l'abbandono di rifiuti. Che si voglia eliminare velocemente ciò che non viene conferito regolarmente?