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Rilancio dell'automotive e difesa del lavoro e del territorio: il sindacato fa il punto della situazione

Intervento del segretario provinciale della Fiom-Cgil Mario Codagnone: 'Innovazione e ricerca le parole chiave'

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“Si può uscire dalla crisi senza ridurre salari e diritti ma investendo risorse su innovazione, ricerca, sviluppo e crescita”: ad affermarlo il segretario provinciale della Fiom-Cgil, a tre settimane dalla sottoscrizione del documento per il rilancio del sistema automotive in provincia di Chieti e in Abruzzo.


La crisi delle aziende legate al settore auto rappresenta solo una delle tante emergenze che attanagliano l’economia del Chietino ma la sua soluzione potrebbe certamente costituire un fondamentale punto di partenza per rilanciare l’economia locale.

“Un documento che riteniamo strumento utile per una nuova stagione sindacale – ha detto Codagnone - Avanzeremo una serie di richieste al sistema delle imprese della Val di Sangro in particolare ma anche dell’intera provincia”. Tra le richieste per l’immediato: la concretizzazione dell’avvio dei lavori di costruzione del Campus dell’Automotive; il completamento di opere pubbliche come la Fondovalle Sangro ed altre infrastrutture; la valorizzazione dei porti di Vasto ed Ortona che necessitano di investimenti e del miglioramento delle strutture nel rispetto degli impegni già assunti; la riduzione delle tasse regionali ai lavoratori e alle imprese.

“Misure indispensabili per salvaguardare il ruolo delle grandi imprese multinazionali e dell’indotto del settore automotive che solo nella provincia di Chieti occupa venticinquemila lavoratori – ha aggiunto il segretario provinciale della Fiom – Il documento per il rilancio dell’automotive ci deve supportare anche nella gestione delle decine di vertenze aperte nella provincia per non far chiudere le aziende, salvaguardare il lavoro, in dignità e sicurezza, e restituire fiducia ai giovani in cerca di occupazione”.

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