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Pilkington, fino a dicembre una nuova ondata di contratti di solidarietà per i lavoratori

Chiodi annuncia l'abbassamento dell'Irap

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Da domani la Pilkington ricorrerà nuovamente ai contratti di solidarietà. Fino a dicembre saranno coinvolti complessivamente 600 dipendenti dell’azienda di Piana Sant’Angelo. Al difficile momento del settore auto si sommano la flessione di fine anno e il mancato ritiro da parte di alcune case automobilistiche dei prodotti finiti. Nei magazzini dello stabilimento c’è un elevato numero di pezzi in giacenza che richiede un rallentamento della produzione.

 

I primi a fermarsi saranno i lavoratori del reparto Laminati: una parte da domani, un’altra dal 26 e poi di nuovo 10 giorni a novembre e due settimane a dicembre. Il Crs, invece, una settimana a ottobre, due a novembre e altre due nell’ultimo mese dell’anno.
I contratti di solidarietà rientrano nell’ultimo degli accordi che i sindacati hanno stretto con la dirigenza. Una serie di misure iniziata quasi un anno fa con l’accordo sulla competitività; a seguire riduzione delle pause, rinuncia al premio di produzione ecc.

 

Rinunce dei lavoratori che però non sembrano sortire effetto sul difficile momento dell’azienda. A queste va sommata anche la riduzione dell’Imu per le imprese da parte del Comune di San Salvo che si traduce in un risparmio di circa 400mila euro per la Pilkington. Emilio Di Cola della Filctem-Cgil non nasconde i propri dubbi sulle intenzioni della società: «Siamo molto preoccupati. La settimana prossima i segretari territoriali della Cgil si incontreranno per far il punto della situazione e capire se si può fare di più. Io non vorrei che la strategia dell’azienda sia quella di prendere tutto il possibile e andare via. Nelle casse del Comune di San Salvo entreranno 400mila euro in meno, dove saranno recuperate per assicurare i servizi ai cittadini? Inoltre non si vedono i risultati, non ci sono investimenti da parte della Pilkington. Vorremmo capire quali sono le sue intenzioni».

 

Fermi sulla linea ‘separatista’ ci sono i delegati dei Cobas. In una recente nota hanno duramente attaccato le altre sigle sindacali colpevoli di scelte contro gli interessi dei lavoratori. La frattura creatasi già nei mesi passati - i Cobas, a differenza di Cgil, Cisl e Uil, non hanno firmato l'accordo per i contratti di solidarietà - sembra irreversibile. A testimoniarlo è l’invito a chiusura del comunicato: «Dimettetevi tutti!».

 

Intanto, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, venerdì scorso, durante un convegno a Lentella – organizzato dall’Unione Civica per il Territorio in collaborazione con l’associazione SiAmo l’Abruzzo – ha annunciato l’abbassamento dell’Irap nel prossimo anno. Una richiesta in tal senso era stata avanzata dai manager di Pilkington e Denso – Marcovecchio e Mari – durante il recente convegno di Cupello sullo sviluppo nel Vastese. Chiodi non ha risparmiato una frecciata ai sindacati: ««La diminuzione dell’Irap è già calendarizzata e nel 2013 scenderà di qualche punto. Oggi i sindacati vogliono appropriarsi del merito dell’abbassamento, ma al momento delle scelte difficili ci hanno lasciati soli a prendere misure impopolari».

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