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La Pro Loco sansalvese ha dei nuovi vertici, Di Nardo denuncia: «È un colpo di mano bello e buono»

Le votazioni, secondo Di Nardo, da parte di una cerchia ristretta

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«San Salvo ha di nuovo una Pro Loco. Le elezioni del nuovo consiglio direttivo locale si sono svolte nella serata di mercoledì 21 novembre, in un clima sereno , ma ricco di entusiasmo. Il consiglio direttivo, dopo la votazione dei soci, ha ratificato la carica di presidente, al signor Nicolino Carrisi, quella di vice presidente, al signor Silverio Marzocchetti e quella di segretario/tesoriere al signor Ottavio Tramonte».

 

Con queste parole un comunicato stampa ha annunciato l’elezione dei nuovi vertici della Pro Loco sansalvese, ma a quanto pare le elezioni erano sconosciute ai più.
Lo denuncia Mimmo Di Nardo, membro del precedente direttivo che vuol vedere chiaro nella vicenda: «La Pro Loco esistente aveva come presidente Gianluca Spenza. Da un po’ di tempo si stavano proponendo l’azzeramento e la votazione di un nuovo direttivo. Tappe obbligate però dovevano essere: nuovo tesseramento, dimissioni di tutto il direttivo, assemblea e seguente elezione del direttivo da parte dei soci tesserati. Invece, vengo a sapere che è già stato fatto tutto, senza che i membri del direttivo precedente sapessero niente».

 

Secondo quanto ci rivela Di Nardo le nuove cariche di cui si è a conoscenza sarebbero illegittime perché elette da un’assemblea ristretta: «A me sembra che si sia fatto tutto di nascosto, come se volessero tenerla segreta. Da quello che so, Eugenio Spadano ha convocato una cerchia ristretta e si è proceduto alle nomine. Un vero colpo di mano. Inoltre, mi sarei aspettato che la competenza fosse dell’assessore alla cultura e non sua. Mi meraviglio dei ragazzi che hanno accettato l’incarico, alcuni di loro fanno parte del Movimento 5 Stelle, dov’è la trasparenza in questo caso? Non ho nulla contro di loro, ma ad oggi il direttivo e la presunta elezione sembrano circondate dalla segretezza».

La linea di Mimmo Di Nardo è, quindi, quella dell'impugnatura rispetto a tali elezioni, di cui pochi erano a conoscenza.

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