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Come sistemare le strade per la tappa di San Salvo del Giro d'Italia?

L'allarme lanciato dal capogruppo provinciale del Pd Camillo D'Amico

Redazione
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La partenza di una tappa del Giro d’Italia da San Salvo è una buona notizia ma porta con sé anche grosse problematiche da affrontare e in fretta: quelle relative alle condizioni delle strade  provinciali che saranno interessate dal percorso. È il capogruppo provinciale del Pd, Camillo D’Amico, a sollevare la questione con toni preoccupati. Chi tirerà fuori i soldi per gli interventi necessari? Sarà tutto realizzato nei tempi che si hanno a disposizione? Sono queste le domande a cui secondo il Pd bisogna rispondere subito. D’Amico precisa che, stando alle «lamentele» dell’assessore provinciale alla viabilità e vicepresidente dell’ente Antonio Tavani, la Provincia non dispone di fondi propri e quelli che ha in cassa sono già vincolati e destinati ad altre opere, mentre sembra che la Regione ne abbia solo ricorrendo ai fondi Fas.

 

Puntualizza il capogruppo del Pd: «Due dubbi ci assalgono: primo che non accada come nel 2008 quando, l’allora governo regionale di centrosinistra ci obbligò a spendere 2milioni di euro per la sistemazione dell’ex Ss 86 Istonia, interessata dal passaggio della tappa del Giro d’Italia che partiva da Vasto, senza mai restituirli e lasciando in abbandono altre strade del Vastese, mai più poste in sicurezza. Secondo: quanti sono, in quanto tempo utilizzabili e per quali finalità saranno disponibili i fondi FAS tirati sempre in gioco per qualsiasi problema viario e infrastrutturale».

 

D’Amico prosegue spiegando che il timore è che la Regione, «di fronte alla palese incapacità del governo di centrodestra a guida Udc che amministra la provincia di Chieti, che non ha saputo spendere i fondi regionali per la viabilità, autorizzi una devoluzione di gran parte delle somme disponibili, per la messa in sicurezza delle strade interessate al passaggio della tappa». Secondo il rappresentante provinciale, infatti, questo è molto probabile e sostiene che questo processo sia già iniziato con la richiesta di devolvere 800mila euro prima destinati al completamento della circonvallazione di Cupello. «Per l’utilizzo di questa somma ho presentato emendamenti al piano triennale delle opere pubbliche provinciali, è stato redatto un progetto preliminare di utilizzo di gran parte della somma che sarà impegnata proprio in una parte del tracciato interessato al passaggio della tappa del giro del 2013. Noi non vogliamo accada questo ma la storia recente insegna altrimenti, per una più ampia manutenzione del territorio, dobbiamo organizzare ogni anno la partenza di una tappa del giro d’Italia!»

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